Il Dipartimento della Difesa USA ha dovuto rimuovere un video promozionale sui droni dopo un reclamo di Metallica per uso non autorizzato di “Enter Sandman”.
Non è facile tenere testa a Metallica quando si tratta di rispetto dei diritti d’autore. E neppure il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti, evidentemente, può permettersi leggerezze.

Il celebre gruppo metal ha ottenuto la rimozione immediata di un video istituzionale del Pentagono che utilizzava il brano “Enter Sandman” senza alcuna autorizzazione. Il filmato, pubblicato su X mostrava il segretario alla Difesa Pete Hegseth mentre promuoveva le nuove capacità tecnologiche del programma droni.
I Metallica contro il Pentagono
Il video originale, pubblicato l’11 luglio, è rimasto online solo per poche ore. Dopo la segnalazione formale da parte dei rappresentanti della band – a quanto pare sollecitata anche da numerosi fan che si erano stupiti dell’utilizzo di un brano così popolare su un argomento così delicato, considerando anche le posizioni molto critiche da parte dei Metallica nei confronti della politica statunitense – X ha contattato il Dipartimento della Difesa, che si è visto costretto a ritirare il contenuto e pubblicarne una versione priva della celebre colonna sonora.
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“Questo pomeriggio, i rappresentanti di X hanno contattato il DoD in merito a un video postato sui nostri canali social, chiedendone la rimozione per una violazione di copyright relativa a ‘Enter Sandman’ dei Metallica. Il video è stato rimosso, corretto e ricaricato”, ha confermato in un secondo momento un portavoce del Pentagono.
Metallica, difesa del copyright senza eccezioni
Il caso ha immediatamente fatto il giro dei media internazionali, anche perché non si tratta di un episodio isolato. La band californiana, nota per il rigore con cui tutela i propri diritti, ha confermato a Rolling Stone di non aver mai concesso l’autorizzazione all’uso del brano da parte di un ente governativo, tanto più in un contesto militare.
L’iniziativa del Pentagono è quindi stata considerata una violazione formale delle regole di sincronizzazione musicale. I portavoce della band sono stati sotto questo aspetto molto rigorosi riportando fonti del gruppo stesso: “Il governo statunitense non gode degli stessi margini di utilizzo musicale riservati, ad esempio, ai comizi elettorali, dove le campagne politiche o i locali possono beneficiare di licenze pubbliche generiche fornite da organizzazioni come ASCAP e BMI. Nel caso di un uso in video online, invece, sono necessarie licenze specifiche, che il Dipartimento della Difesa non ha richiesto né ottenuto. Di qui la nostra iniziativa Cease and Desist”.
Cease and Desist è una formula tipica delle normative americane in questo senso: il significato letterale, cessate e desistete, sta proprio a significare una diffida da qualsiasi ulteriore utilizzo.
Non è la prima volta che succede
L’episodio richiama inevitabilmente altri precedenti. Anche i meno noti ma altrettanto intransigenti Black Rebel Motorcycle Club, solo pochi giorni fa, ha emesso un “cease and desist” nei confronti dell’Homeland Security, la sicurezza nazioanle americana, per l’utilizzo non autorizzato di un proprio brano in un video definito “propagandistico”.
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La linea è netta: l’industria musicale, da anni in trincea contro l’uso illecito delle proprie opere, non è disposta a tollerare eccezioni, nemmeno quando si tratta del governo federale. Utile ricordare come i Metallica, assicurandosi l’odio incondizionato di milioni di utenti fossero alla base delle iniziative che portarono alla chiusura di siti di condivisione come Napster che non riconoscevano il pagamento dei diritti d’autore alle band i cui album venivano scambiati gratuitamente on line dagli utenti senza il pagamento di alcuna royalty.

I Metallica in Italia
Nel frattempo i Metallica sono nel pieno di una nuova fase di attività. Dopo la recente apparizione al concerto d’addio dei Black Sabbath, dove hanno eseguito “Hole In The Sky” e “Johnny Blade”, la band si prepara a una lunga tournée europea nel 2026, con date annunciate a Dublino, Glasgow, Cardiff e Londra. La band ha annunciato una data attesissima anche a Bologna, l’unica in Italia, per il 3 giugno.
Ad accompagnarli ci saranno Gojira e Knocked Loose. Ma il nome di Metallica resta al centro dell’attenzione anche per motivi controversi.
Le polemiche su “Enter Sandman”
Pochi tuttavia sanno che “Enter Sandman” è al centro di un’altra vicenda molto controversa. Dave Mustaine, ex chitarrista dei Metallica e oggi leader dei Megadeth, ha recentemente rilanciato l’accusa secondo cui il celebre giro iniziale del brano sarebbe stato copiato dal pezzo “Tapping Into The Emotional Void” del gruppo thrash Excel. La querelle, vecchia di decenni, torna a riaccendersi proprio mentre il brano viene usato in un contesto istituzionale.
Mustaine, ufficialmente nei Metallica per due anni prima della pubblicazione del loro album d’esordio KIll ‘Em All fu rimosso a causa dei suoi problemi con alcol e droga ma anche per alcune discussioni con il resto della band che si erano concluse in modo violento.





