Era tra i favoriti di quest’anno, Irama, ma subito dopo l’esibizione il pubblico ha sollevato moltissimi dubbi, ed è polemica sui social.
Al Festival di Sanremo capita sempre qualcosa che – a seconda del caso – innesca polemica, stupore disapprovazione o altri sentimenti. Nell’edizione del 2024 è toccato a Irama, il cantante italiano che era tra i favoriti.
Un assaggio molto veloce, dunque, “dalle stelle alle stalle”, che probabilmente macchierà indelebilmente la carriera del cantante, seppur ampiamente apprezzato. Ecco cosa è successo.
La serata inaugurale del Festival della Canzone Italiana 2024 non è iniziato propriamente nel migliore dei modi. Irama, super favorito, è stato tra i primi a presenziare e a esibirsi sul palco dell’Ariston. Ma subito dopo, è scattata la polemica-denuncia.
Irama, nome d’arte che è lo pseudonimo di Filippo Maria Fanti esordì ufficialmente proprio a Sanremo nella categoria “nuove proposte”, nell’edizione del 2016, con il singolo “Cosa Resterà”; il successo arriva nel 2018, quando Irama vince la 17esima edizione di “Amici“, il talent show condotto da Maria De Filippi. Ha continuato il suo volo verso l’alto, partecipando di nuovo a Sanremo nel 2019, nel 2021 e nel 2022, e ad oggi vanta 47 dischi di platino e 5 dischi d’oro.
Ma c’è un “però”; la canzone che ha cantato in questa edizione del Festival, “Tu no”, è sembrata fin da subito molto simile al brano “Someone you loved“, di Lewis Capaldi. Sui social si è scatenato un vero “inferno”: molti hanno affermato che la base del pianoforte è molto simile all’altra canzone, ma non solo, anche il ritornello sembra “copiato”.
Il plagio, nel mondo della musica, è giudicato malissimo e Irama sta rischiando grosso. I fan del cantante ma anche tutti coloro che hanno visto la puntata del Festival hanno ammesso che la somiglianza tra le due canzoni effettivamente c’è.
La polemica, che ancora pervade nei social, non si sa se sia destinata a finire nell’arco di poche ore o se determinerà il “fallimento” di Irama, sotto tutti i punti di vista. Errori così, a quei livelli di carriera, non sono ammessi. Adesso non resta che vedere come andrà a finire questa spiacevole storia, e se rappresenterà l’immancabile polemica dell’anno, o se qualche altro evento la soppianterà, anche nella memoria collettiva dei telespettatori.