Protagonista della serata sarà una figura di grande rilievo eppure poco conosciuta, il vescovo e poi cardinale Giuseppe Acquaviva d’Aragona, la cui biografia è stata compiutamente ricostruita, insieme con le vicende che lo videro protagonista, da Riccardo D’Eustachio nel suo bel libro pubblicato quest’anno dalla casa editrice Ricerche&Redazioni. Assieme all’autore interverranno lo storico Sandro Galantini e l’antropologa Alessandra Gasparroni che tratterà di cibi ed alimentazione nell’Abruzzo del ‘600.
Nato nel 1579, Giuseppe, uno dei quattro figli di Alberto Acquaviva d’Aragona, 11° duca d’Atri e conte di Giulianova, e di Beatrice de Lannoy, della potentissima famiglia dei principi di Sulmona, viene avviato giovanissimo alla carriera ecclesiastica. Formatosi culturalmente all’università di Padova e divenuto arcivescovo titolare di Tebe nel 1621, per volontà di papa Gregorio XV svolge il delicato e prestigiosissimo incarico di nunzio straordinario presso il re di Spagna.
Tra i maggiori collezionisti floreali in Italia, mons. Giuseppe è anche al centro di un fitto reticolo culturale che annovera persino Galileo Galilei. Munifico committente di opere d’arte di rilievo, e creato cardinale nel nel 1633, muore l’anno seguente a Notaresco dove aveva innalzato un imponente edificio.