Organizzato dell’Associazione “I Vignaioli di Controguerra” e promosso dall’Assessorato alla Cultura del Comune con il patrocinio dell’Università degli Studi di Teramo, il contest è stato realizzato con foto scattate da marzo a ottobre di quest’anno dagli abitanti del territorio. Un comitato tecnico ha quindi selezionato dodici foto che saranno impresse nel calendario 2023 di Controguerra; ai rispettivi autori andranno in premio bottiglie di vino, di olio, prodotti agroalimentari e gadget.
“Il progetto – dichiara il vicesindaco Fabrizio Di Bonaventura – ha sollecitato i partecipanti a individuare scenari del nostro territorio stimolando la loro fantasia e creatività concentrandosi su un tema dove gli scenari sono contestualizzati in un ambiante vivo e tradizionale. Il secondo passaggio sarà quello di non disperdere questo piccolo ma non irrilevante patrimonio allestendo una mostra con tutti gli scatti fotografici inviati, senza dimenticare che alcuni di questi saranno presenti attraverso il calendario nelle abitazioni di tutti i concittadini”.
Le immagini sono state visionate e selezionate da una giuria composta dal Rettore dell’Università degli Studi di Teramo, Dino Mastrocola, dall’imprenditore Davide Lisciani, dal Segretario Generale delle Città Slow International Pier Giorgio Oliveti nonché dai fotografi Ivano Di Benedetto e Mauro Di Bonaventura, dal divulgatore scientifico Giammaria De Paulis, dai giornalisti Antimo Amore, Sandro Galantini, Serena Suriani, Elisa Leuzzo e Luca Zarroli, dal Presidente dell’Associazione “I Vignaioli di Controguerra” Massimiliano Cori e dal Sindaco di Controguerra Franco Carletta. Ad arricchire il gruppo dei giurati, il parroco di Controguerra don Matteo Baiocco D’Angelo, l’amministratore delegato del “Consorzio Punto Europa” Filippo Lucci.
La commissione, presieduta da Zarroli, ha inoltre voluto assegnare un altro riconoscimento, il “Premio della Critica”.
“Oltre ad esprimere il più sentito ringraziamento alla giuria, voglio sottolineare – conclude il Vicesindaco Di Bonaventura – come questo progetto sia significativo non solo per il delicato periodo che abbiamo vissuto e che stiamo ancora vivendo, ma anche e soprattutto perché mira a polarizzare maggiore e più consapevole attenzione sulle gerarchie dei valori, sollecitandoci ad apprezzare alcuni aspetti della vita a volte trascurati». Al termine dell’iniziativa verrà fatto un brindisi con i vini dei Vignaioli di Controguerra, iniziativa aperta e gratuita.