Teramo, nuovi presidi per le Facoltà di Scienze Politiche e di Bioscienze e tecnologie agro-alimentari

Francesca Fausta Gallo ed Enrico Dainese sono stati eletti oggi rispettivamente preside della Facoltà di Scienze Politiche e preside della Facoltà di Bioscienze e tecnologie agro-alimentari e ambientali.

Francesca Fausta Gallo è professore ordinario di Storia Moderna presso la facoltà di Scienze Politiche dell’Università degli Studi di Teramo. Succede a Paolo Savarese che ha guidato la Facoltà dal 2016. Alla tornata elettorale della Facoltà, che ha interessato 41 elettori tra docenti, personale amministrativo e studenti, erano candidati Francesca Fausta Gallo che ha ottenuto 26 preferenze, e il preside uscente Paolo Savarese, ordinario di Filosofia del diritto, che ha ricevuto 15 preferenze. 

Si è laureata a Catania nel 1987, dove ha conseguito il dottorato di ricerca in Storia moderna nel 1993. Ricercatrice incaricata dal CNR nell’anno 1989, per uno studio sulla sismologia storica siciliana in età moderna, nel 1998 ha vinto il concorso di ricercatrice a tempo indeterminato in Storia Moderna presso la facoltà di Scienze Politiche dell’Università degli Studi di Teramo. Da quel momento si è trasferita a Teramo e ha ricoperto diversi incarichi per la Facoltà e l’Ateneo: presidente del corso di Laurea Specialistica in Progettazione e gestione dei sistemi turistici componente il Consiglio di Amministrazione dell’Università di Teramo; componente della commissione per la Revisione dello Statuto dell’Università di Teramo; componente del Nucleo di Valutazione dell’Ateneo. Dal 2013 è iscritta nell’albo degli esperti di valutazione disciplinare dell’ANVUR.

Ha partecipato e coordinato numerosi progetti di ricerca italiani e stranieri e attualmente è coordinatrice dell’unità locale nel quadro del progetto nazionale PRIN The “brigantaggio” revisited. Narratives, practices and political uses throughout Modern and Contemporary Italian History.Studiosa della storia del Mezzogiorno e del conflitto politico in età moderna, di recente si è occupata della storia politica e culturale dell’Europa del ‘700, pubblicando numerosi saggi e diverse monografie.

Enrico Dainese è professore ordinario di Biochimica alla Facoltà di Bioscienze e Tecnologie Agro-alimentari e ambientali dove insegna “Biochimica Strutturale e Funzionale”, “Nutritional and Applied Biochemistry” e “Interactions among Gametes and Environment”. Candidato unico alla tornata elettorale della Facoltà che ha interessato 59 elettori tra docenti, personale amministrativo e studenti, Enrico Dainese ha ottenuto 54 voti e succede così ad Antonello Paparella che ha guidato la Facoltà dal 2016.

Laureato in Biologia presso l’Università di Padova, dove ha conseguito anche il titolo di dottore di ricerca (PhD), ha svolto periodi di ricerca presso l’Istituto di Biofisica Molecolare, Università di Mainz (Germania) e presso l’Université Paris-Sud (Francia). Ha insegnato presso atenei e istituti di ricerca internazionali tra cui Federal University of Santa Catarina (Brasile), la Saint-Petersburg Chemical and Pharmaceutical Academy (Saint-Petersburg, Russia) e l’Università Pompeu Fabra (UPF, Barcellona, Spagna). Attualmente, partecipa e collabora attivamente con il Centro Europeo di Ricerca sul Cervello (CERC)/Fondazione Santa Lucia, Roma.

Delegato del Rettore per le politiche di qualità e presidente del presidio della qualità, ha gestito attività che hanno portato l’Ateneo di Teramo al pieno accreditamento da parte dell’ANVUR nel 2017. Enrico Dainese è uno dei maggiori esperti di biologia strutturale di recettori ed enzimi coinvolti in patologie infiammatorie e loro interazione funzionale con lipidi bioattivi e membrane biologiche. L’attività di ricerca è focalizzata sull’analisi strutturale e funzionale di composti naturali (anche nutraceutici) e loro derivati per comprendere come questi possano modulare vie di segnale e metaboliche responsabili dei processi infiammatori. Ha costantemente indirizzato gli obiettivi delle proprie attività di ricerca all’applicazione delle stesse in ambito biomedico per lo sviluppo di nuovi approcci terapeutici, ma anche nel settore dell’analisi e sviluppo di nutraceutici e nel controllo della qualità e della sicurezza degli alimenti. 

 

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