Il tema centrale della Conferenza ha riguardato le “Prospettive e sfide nella medicina rigenerativa” in coerenza con la missione della Società che è leader mondiale nel promuovere l’ingegneria tissutale per migliorare i risultati dei pazienti a livello globale.
“Gli oltre 2000 ricercatori e scienziati che hanno partecipato alla Conferenza dopo due anni di pausa – ha spiegato Barbara Barboni – hanno avuto l’opportunità di ritrovarsi, fare rete, apprendere e condividere idee innovative in un settore in crescita esponenziale, mettendo insieme esperti di biologia cellulare, biomateriali, biofabbricazione, sviluppo di tessuti e organi 3D, metodi numerici e sperimentali e applicazioni cliniche. Sono due i giovani ricercatori dell’Università di Teramo che si sono distinti alla Conferenza. La post doc Maria Rita Citeroni è stata selezionata per una presentazione nella prestigiosa sessione Novel strategies to assess cellular response to biomaterials (Nuove strategie per valutare la risposta cellulare ai biomateriali) avendo così l’opportunità di presentare davanti ad una platea di esperti una tematica di ricerca del nostro Ateneo che mira a identificare il ruolo del GRAPHENE OXIDE, un materiale emergente, nel modulare le proprietà immunomodulatorie delle cellule staminali e renderle così più performanti durante i processi di rigenerazione tessutale”.
“Altrettanto di rilievo – ha proseguito la Barboni – il riconoscimento ricevuto dal nostro dottorando Adrián Cerveró-Varona che è stato selezionato fra gli oltre 500 poster presentati alla Conferenza e premiato al termine del convegno come secondo miglior poster. Anche in questo caso la tematica si rivolgeva alla comprensione dei meccanismi immunomodulatori delle cellule staminali con la finalità pratica di attivarli artificialmente per produrre medium arricchiti di molecole bioattive da usare nei trattamenti di medicina rigenerativa tendinea”.