Spoltore. Il 12 aprile imperdibile appuntamento per gli amanti della grande musica: al Loft 128 di Spoltore, con inizio alle ore 22.30, i Paintbox – Pink Floyd Tribute Band eseguiranno integralmente “The Wall”, il capolavoro assoluto della band inglese.
Dopo avere proposto i principali album degli anni ’70 dei Floyd negli ultimi due anni, inevitabile per la band pescarese approdare a “The Wall”.
Sul palco la formazione sarà coadiuvata da strumentisti e cantanti esterni, necessari per rendere possibile la riproposizione, quanto più fedele all’originale, di un disco complesso e così ricco di sfumature.
Il progetto ambizioso ed indubbiamente difficile da realizzare ha radici lontane come spiegano Roberto “Gilmour” Mastro e Fabrizio “Waters” Carota: “Confrontarsi con un disco del genere è una sfida molto stimolante, stiamo lavorando al progetto ormai da diversi mesi.
Negli ultimi anni abbiamo suonato i capolavori dei Floyd anni’70, era arrivato il momento di “The Wall”. Dopo aver tenuto un concerto a marzo con gli String Quartet, abbiamo affrontato la parte strumentale e poi quella scenica, che sarà curata da Lorena Spina, Fabrizio Benemeo ed ovviamente da me (Fabrizio Carota) che sto coordinando il tutto.
Abbiamo scelto il Loft 128 che ci ha ospitato anche per ogni album che abbiamo proposto nei nostri live. La nostra formazione non ci consentiva di ricoprire tutte le parti musicali di questa autentica opera rock e dunque ci siamo avvalsi di alcuni nostri amici musicisti: saremo una bella squadra assortita. Il concerto sarà un’esperienza multimediale come da tradizione per i Floyd”.“The Wall” è una pietra miliare della storia del rock: e il “disco del muro”, dei suoi mattoni e degli affascinanti disegni di Gerald Scarfe, entrato nella vita e nell’immaginario collettivo diventando un mito senza tempo, con cifre di vendite impressionanti per un doppio album (si parla di oltre 30 milioni di copie nel mondo).
Sonorità assolutamente perfette, arrangiamenti complessi curati in maniera maniacale, a tutti gli effetti si può dire che “The Wall” è un lavoro monumentale: da molti è considerato un punto di arrivo e forse anche di “non ritorno” nella carriera dei Pink Floyd.
Un concept album dopo il quale mai più nulla fu come prima nel rock: ancora oggi restano ineguagliati gli effetti scenici usati nelle poche date del tour che seguì la sua pubblicazione.
“The Wall” diventò anche un film, diretto da Alan Parker, con il contributo grafico di Gerald Scarfe e Bob Geldof come protagonista.
È stato successivamente riportato in scena integralmente da Roger Waters prima nel colossale concerto di Berlino nel 1990 e poi nel mastodontico tour solista dal 2011 al 2013.