L’iniziativa è stata promossa dal Parco nazionale della Majella, in collaborazione con la Fondazione Telecom, la Fondazione delle Genti d’Abruzzo e la Sovrintendenza ai Beni Storici e Artistici d’Abruzzo.
La mostra, che resterà aperta fino al 28 aprile, consente al pubblico di immergersi e scoprire, in una visione unitaria, i tesori sconosciuti del Parco attraverso il filo conduttore dell’eremitismo.
Sette sezioni ricche di effetti tecnologici, multimediali, sensoriali, visivi lungo le quali apprezzare ambienti e paesaggi del Parco e conoscere un fenomeno storico e culturale poco noto: l’eremitismo, che qui trovò uno dei luoghi di elezione sotto l’importante impulso e guida di Pietro da Morrone, passato alla storia come Celestino V, il Papa del ‘gran rifiuto’.
Il visitatore, nell’intraprendere il percorso espositivo, potrà comprendere come il territorio ancora conservi, quasi intatti, gli insediamenti eremitici e monastici e come questi siano parte integrante della cultura e della vita delle popolazioni locali e dell’intero contesto naturale.
Alla cerimonia d’inaugurazione interverranno Gian Luca Galletti, ministro dell’Ambiente, Franco Iezzi, presidente del Parco nazionale della Majella, Marcella Logli, segretario generale della Fondazione Telecom Italia, Carlos Alberto Azevedo, delegato per i Beni culturali del Pontificio Consiglio della Cultura, il cardinale Raymond Leo Burke, prefetto del Supremo Tribunale della Segnatura Apostolica, Edwion Frederick O’Brien, Gran Maestro dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme, Nazario Pagano, presidente del Consiglio regionale dell’ Abruzzo, Maria Rosaria Gianni, capo redattrice Cultura del TG1 in veste di moderatore.