Francavilla al Mare. Nell’ambito degli incontri dell’Università della Libera Età di Francavilla al Mare, ieri pomeriggio è stato presentato il libro di Tonia Orlando “I racconti del vicoletto”.
La presentazione ha visto come relatore Massimo Pasqualone che ha detto: “In questo periodo stiamo promuovendo una serie di iniziative al femminile. La professoressa Orlando è nata a Guardiagrele e vive a Lanciano, insegna in una scuola superiore. Il suo libro è un po’ particolare. La protagonista, Lidia, torna nel suo paese d’origine e le ritornano alla memoria i momenti della sua giovinezza e della sua infanzia e tornano una serie di emozioni e di sentimenti. Questo libro credo sia autobiografico. C’è una cornice che è ciò che unisce questi momenti, l’autrice attribuisce alla protagonista la ricerca del tempo perduto. La protagonista scava dentro se stessa ed analizza la sua vita con la riflessione sugli anni passati, cosa che non tutti fanno. La ricerca del tempo perduto in letteratura è sempre molto ricorrente (ad esempio in Proust) ed è fondamentale. Questo ritornare indietro nel tempo non è un elemento di malinconia. La protagonista fa un’operazione molto particolare: incastona tutti i ricordi per trovare la forza e l’energia per ripartire. Lo sguardo al femminile è sempre curioso. Se il passato diventa un peso, un vincolo, non si riescono ad affrontare i giorni che rimangono. Ognuno ha la sua visione del tempo, per alcuni rappresenta il progresso, per altri rappresenta il regresso. Invece Lidia ha una visione ciclica della storia. Lidia va alla ricerca di se stessa, così come gli adolescenti che scompongono la propria personalità e la ricompongono. Lei ricorda i personaggi attraverso delle immagini, c’è un aspetto circolare della storia, la storia torna dov’era iniziata. Lei non è vincolata dal passato con il paese che è cambiato. Viviamo in una civiltà in cui le figure di riferimento stanno tramontando, l’autrice manifesta la necessità i tornare a questi punti di riferimento”.
“Ci sono sempre degli obiettivi e c’è qualche aspettativa quando scrivo – ha affermato Tonia Orlano, autrice del testo – non ho voluto scrivere il solito testo autobiografico, ho voluto quasi far rivivere questi personaggi. C’è anche tecnica dietro, il testo non è venuto dal nulla, molte cose le ho tenute nel cassetto, poi le ho riviste, le ho raccolte ed ho deciso di farle rivivere agli altri. Quello di cui parlo è un mondo incantato. Volevo che questo ‘libretto’ fosse un contenitore di cose da tenere come uno scrigno. Ho deciso di scrivere poco ma in modo intenso. Credo che quando si scrive si debba trasferire ed una volta pubblicata l’opera non appartiene più all’autore ed ogni lettore dà la propria interpretazione”.
Nell’ambito del laboratorio di Storia e critica d’arte è stata presentata l’artista molisana Carma che ha detto: “Sono felice di essere qui. Ringrazio Massimo Pasqualone. La mia opera è il colore, per me la pittura è un gesto d’amore. Io dipingo da diversi anni, nelle mie opere, attraverso il colore, dipingo la maternità, sono madre di due figli. La maternità è una cosa bella che ci consente di vivere per sempre”.
Francesco Rapino