Pescara. Venerdì 10 gennaio, alle ore 16.30, nella sede della Fondazione Pescarabruzzo in corso Umberto I, a Pescara, sarà presentato il libro di Emanuele Macaluso Comunisti e riformisti. Togliatti e la via italiana al socialismo, pubblicato da Feltrinelli.
Questa nuova pubblicazione dedicata a Palmiro Togliatti, attraverso l’uso sistematico di testi classici del segretario del PCI, e la consultazione dei verbali delle direzioni del partito, si fonda sulla tesi di un ossimoro fecondo, di un comunismo riformista che è stato uno degli elementi principali della costruzione della democrazia in Italia.
Il volume polemizza con l’implicita rimozione del Migliore nel dibattitto pubblico italiano, anche e soprattutto a sinistra, vuoi per chiusure nella tradizione storiografica di impianto socialista, vuoi per la mitizzazione di leader successivi nel lungo travaglio delle formazioni politiche eredi del PCI.
Macaluso smonta “la fobia antitogliattiana” che pervade certa storiografia, incapace di cogliere il nucleo fertile del realismo politico del Migliore e la spinta modernizzatrice del suo partito.
Secondo Macaluso, Togliatti più innovativo fu quello del triennio 1944-1947 e quello del biennio antecedente la sua morte, ovvero il Togliatti costituente, il promotore della pacificazione (anche nel campo religioso), l’elaboratore di nuove idee tra il mutamento del potere tradizionale e la cultura di governo, l’artefice del coinvolgimento degli intellettuali nell’azione politica.
I problemi, secondo Macaluso, nacquero quando con Occhetto si cercò di mandare in soffitta il realismo togliattiano (quanto ne era rimasto in Berlinguer, soprattutto nella stagione del compromesso storico) a favore di un nuovismo non meglio definito quanto intransigente, che si accompagnò fatalmente a un massimalismo giustizialista, che vide nelle Procure gli ultimi agenti della rivoluzione.
Proprio contro i giustizialisti il libro scocca più di una freccia, denunciando il tentativo di quanto resta della risorgente cultura azionista di ottenere una vittoria quasi postuma sulla sinistra popolare, storicamente rappresentata dai comunisti e dai socialisti. Ma senza un progetto che riparta da quel solco, non è possibile costruire una sinistra che dia risposte efficaci alla crisi italiana.
Sulle tesi del libro discuteranno Nevio Felicetti, Antonio Falconio, Roberto Campo, Gaetano Bonetta, Marco Presutti e Massimo Luciani. L’incontro sarà moderato da Giuliano Di Tanna. L’iniziativa è promossa dalle associazioni Riformando, Enrico Berlinguer e Trecentosessanta Pescara.