Si completa, così, un ciclo che negli anni ha visto la pubblicazione di opere di artisti come Gallo Gallina, Carlo Cattaneo, Bruno Caruso, Piero Vignozzi, Claudio Bonichi, Omar Galliani, Agostino Arrivabene, Giuseppe Modica e Luca Vernizzi, chiamati a cimentarsi con la vita e gli scritti di Alessandro Manzoni: una selezione dei loro capolavori dà tuttora vita alla mostra “Illustrare Manzoni. 10 anni di Agende Manzoniane”, in esposizione fino al 26 gennaio presso il Set Spazio Esposizioni Temporanee di Palazzo De’ Mayo in corso Marrucino a Chieti. Al Palazzo de Mayo a Chieti si è tenuta la presentazione dell’Agenda Manzoniana 2014 e anche la premiazione dei vincitori della settima edizione del Concorso Nazionale di Pittura “Illustrare Manzoni” e la premiazione dei vincitori della settima edizione del Concorso Nazionale di Pittura “Illustrare Manzoni”presenti i vincitori del concorso: per la sezione Licei e Istituti d’Arte, i primi classificati ex aequo Fortunato Siviglia (Liceo Artistico “Domenico Colao” di Vibo Valentia, al suo posto parteciperà la madre) e Isabella Giovanelli (Liceo Artistico “Vincenzo Foppa” di Brescia), il secondo classificato Vincenzo Marco Mugavero (Liceo Artistico Statale “Filippo Juvarra” di San Cataldo, Caltanissetta), e la terza classificata Alessia Vegari (Istituto d’Arte “U. Midossi” di Vignanello, Viterbo). Per la sezione Accademie di Belle Arti, la prima classificata Anastasia Kurakina (Accademia di Belle Arti di Roma), il secondo classificato Roberto Mancuso (Accademia Ligustica di Belle Arti di Genova), e i terzi classificati ex aequo Pietro Pizzorni (Corso Pittura Accademia Ligustica di Belle Arti di Genova) e Antonio Cano Martìnez (Accademia Ligustica di Belle Arti di Genova).
“Collaboro con il Palazzo de Mayo da diverso tempo – ha sottolineato Gabriele Simongini, critico e storico d’arte, componente commissione di valutazione del concorso – e l’iniziativa riguardante l’Agenda Manzoniana mi ha conquistato molto e partecipo molto volentieri. Nel nostro Paese è sempre più importante la funzione dei giovani che diventa sempre più pregnante. Fra i più grossi paradossi del nostro Paese c’è la riduzione delle ore di insegnamento di Storia dell’Arte. Questo significa non aver capito le caratteristiche del nostro Paese, basta pensare che in Francia ci prendono come punto di riferimento per l’insegnamento della Storia dell’Arte. Oggi da noi la Storia dell’Arte è considerata come una piccola materia. Il nostro Paese non investe nella formazione e nell’istruzione. Negli ultimi anni i fondi del Ministero dell’Istruzione si sono letteralmente dimezzati. Non investire sulla formazione e sui giovani significa non investire sul futuro ed è come avere un giardino ed aspettare che si secchi. L’iniziativa della Carichieti va sicuramente controcorrente e questa è una cosa positiva. Ci vuole un’inversione di marcia per quanto riguarda la politica per la Pubblica Istruzione. Paglione sta dimostrando che donare significa fare qualcosa per il futuro e dare un qualcosa di importante ai giovani abruzzesi. Oggi si devono dare speranze concrete, al di la degli schieramenti politici. Ci si deve impegnare per il futuro dei giovani. Come simbolo di questa edizione si deve prendere l’immagine di Renzo e Lucia in fuga e l’immagine di tutti i giovani che chiedono l’attenzione e la possibilità di poter esprimere il loro potenziale. Questa richiesta di attenzione e di disponibilità la dobbiamo fare diventare una speranza concreta, questo è il nostro compito”.
Francesco Rapino