Orgoglioso il sindaco Luigi Albore Mascia, che ha stilato i numeri delle presenze al ‘D’Annunzio International Arts Festival nel corso della conferenza stampa di stamattina odierna con il consulente d’immagine Giordano Bruno Guerri e l’amministratore delegato dell’Ente manifestazioni pescaresi Lucio Fumo. Il primo cittadino ha parlato di “appuntamento-evento” e “numeri sottostimati” poiché le iniziative a ingresso gratuito non richiedevano nessun tagliando da acquistare e quindi è stato difficile censire i partecipanti. “Le 30mila presenze registrate”, ha detto Albore Mascia, “rappresentano un dato assolutamente gratificante per una rassegna che è appena al suo terzo anno di vita, che sta cominciando finalmente a camminare con le proprie gambe, tanto da raddoppiare, dal 2010 a oggi, i propri numeri, determinando un indotto importante per la stessa economia cittadina”.
Tanti gli artisti che hanno invaso il capoluogo adriatico per “un evento nel quale ho creduto, con la mia maggioranza di governo, sin dal primo giorno”: dai Momix a Ute Lemper, Paolo Conte e Michele Placido, senza dimenticare gli autoctoni Milo Vallone, Daniela Musini, Anouska Brodacz, Paola Sorge.
Oggi Gabriele D’Annunzio è diventato un brand per la città di Pescara, che ha finito per ritrovarsi nei caratteri che hanno contraddistinto la complessa figura del Vate: innovatore, allo stesso tempo legato alle tradizioni e proiettato verso il futuro, comunicatore e uomo dalle grandi imprese.
Nel corso della conferenza stampa, il sindaco non risparmia un accenno anche alle polemiche che hanno accompagnato il festival: “Erano semplicemente il malumore”, sottolinea Mascia, “a volte la paura di chi si è reso conto che, anno dopo anno, stiamo dando vita a una tradizione destinata a lasciare un segno, a divenire un marchio per la città stessa. Oggi ovunque sanno cos’è il Festival Internazionale Dannunziano, ovunque si identifica tale evento con la città di Pescara, suscitando curiosità, interesse e desiderio di scoprire gli eventi e insieme una città per molti versi inedita”.