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Premio Di Venanzo, Esposimetro d’Oro a Enrico Lucidi

Teramo. Individuato anche il terzo autore della Fotografia al quale assegnare l’Esposimetro d’Oro della 17^ edizione del Premio Internazionale per la Fotografia Cinematografica Gianni Di Venanzo. La scelta della Giuria, presieduta dal critico cinematografico Stefano Masi, è caduta su Enrico Lucidi al quale va l’ Esposimetro d’Oro per la migliore Fotografia Cinematografica Italiana per i film Troppo amore di Liliana Cavani e La fuga di Teresa di Margarethe Von Trotta.

I due film sono stati trasmessi da Rai 1 la scorsa primavera all’interno del ciclo televisivo intitolato Mai per amore articolato e diviso in quattro film. L’argomento di tutte le opere è la violenza contro le donne.

Enrico Lucidi, nato a Fratta Todina in provincia di Perugia, il 10 gennaio 1944, vanta un’esperienza solidissima, maturata in oltre quarant’anni di lavoro sui set cinematografici. Inizia come assistente alla macchina nel 1969 nei film Don Franco e Don Ciccio nell’anno della contestazione di Marino Girolami, e La battaglia di El Alamein di Giorgio Ferroni. Poi lavora come operatore di macchina da presa in molte commedie italiane e anche in film d’azione di produzione internazionale, collaborando con tantissimi registi: Nanni Loy, Luciano Ercoli, Jean Pierre Mocky, Antonio Margheriti, Alberto Sordi, Sergio Martino, Ruggero Deodato, Neri Parenti, Ettore Scola, Bruce Beresford ed altri. Con il regista premio Oscar Giuseppe Tornatore, Lucidi firma i primi film come autore della fotografia, a parte un paio di lavori negli anni Ottanta, Vacanze per un massacro di Fernando Di Leo e 12 registi per 12 città (episodio Milano) di Ermanno Olmi. Con La leggenda del pianista sull’oceano (1998) di Tornatore, Lucidi dirige la seconda unità come direttore della fotografia. Stessa cosa per Malena (2000), sempre del regista siciliano: anche qui lavora come operatore alla macchina da presa e come direttore della fotografia della seconda unità. Negli anni Duemila lavora essenzialmente come autore della fotografia: nel 2000 firma la fotografia di Il manoscritto del principe di Roberto Andò, e poi “illumina” alcuni film per la tv di grande successo come Il cuore nel pozzo (2005) protagonista Beppe Fiorello, Gino Bartali – L’intramontabile (2006) con Pierfrancesco Favino e L’ultimo dei Corleonesi (2007), tutti diretti da Alberto Negrin. Torna al cinema nel 2009 firmando prima la fotografia per il film Iago di Volfango De Blasi (con Laura Chiatti e Nicolas Vaporidis) e poi firmando la fotografia per il possente Baaria di Giuseppe Tornatore: un’opera che rappresenta l’assoluta consacrazione artistica di Enrico Lucidi che dispone con assoluta padronanza le luci e le sfumature care a Tornatore per esaltare nella maniera migliore questo grande affresco siciliano. L’anno successivo torna alla commedia firmando la fotografia di A Natale mi sposo (2010) e Baciato dalla fortuna (2011) entrambi diretti da Paolo Costella. Nel 2012, oltre ai film per cui sarà premiato a Teramo, illumina un altro film per la tv: Maria di Nazaret di Giacomo Campiotti.

Lucidi ritirerà l’Esposimetro d’Oro sabato 20 ottobre prossimo, nel corso della cerimonia di premiazione della 17^ edizione del Di Venanzo.