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Guida Università 2012-2013, l’Università di Teramo risulta al secondo posto tra gli Atenei piccoli

Con una votazione di 88,9  l’Università si classifica tra gli atenei migliori, nella categoria piccole università, piazzandosi al secondo posto sulla “Grande Guida Università 2012-2013” edita da Repubblica e Censis. Al suo interno, l’offerta didattica aggiornata, le classifiche per ateneo e facoltà e una panoramica degli sbocchi occupazionali basati sulle stime del mercato del lavoro da qui al 2015.

All’interno della guida ci sono i punteggi per gli atenei, le città migliori dove abitare per ciascun tipo di studi che si intende seguire e anche quel che è possibile studiare utilizzando il web. Il voto assegnato a ogni realtà è la media della valutazione, tra le altre cose, dei servizi, delle strutture, dei servizi web, dell’internazionalizzazione e delle spese per le borse di studio. Tra le mega-università, ovvero quelle con oltre 40 mila iscritti, la medaglia d’oro se l’è aggiudicata Bologna con un voto di 91,5 punti. Pavia è invece risultata al top degli atenei con un numero di iscritti compresi tra 20 e 40 mila studenti. Tra quelle di dimensioni minori si sono invece distinte l’università di Siena, prima tra le medie, e quella di Camerino, che è risultata al vertice degli atenei con un numero di iscritti non superiore ai diecimila. Dopo Camerino c’è Teramo, in seconda posizione, e, a seguire, l’Università della Basilicata.

Un risultato un po’ a sorpresa, soprattutto dopo le recenti polemiche scoppiate sul calo degli iscritti e sui disagi in cui vive la realtà universitaria teramana, con diverse voci che si sono levate a favore di federazione con gli altri atenei abruzzesi (chi a favore della sola L’Aquila, chi anche con Chieti-Pescara) o, addirittura, di fusione, con un’unica Università abruzzese capace di competere, soprattutto nel settore della ricerca, con altri atenei di maggiori dimensioni.

Certo è che, in tempi di spending review, i problemi ci saranno per tutti i settori pubblici, università comprese, e il confortante risultato del sondaggio Censis/Repubblica non basterà a sopire le polemiche introno all’ateneo teramano, né a risolvere i problemi che, in realtà, partono da lontano e non sono solo strutturali.

In ogni caso la guida potrebbe portare nuove iscrizioni e portare un po’ di respiro alle facoltà teramane, sperando che le matricole trovino un ambiente all’altezza con le aspettative proposte dalla pubblicazione.