Saranno nel complesso 15 proiezioni, tra la provincia di Teramo, Pescara e L’Aquila, per promuovere il festival “Cineasti D’Abruzzo” ideato e curato da Leonardo Persia, che ha l’obiettivo di far conoscere i talenti locali al pari delle specialità enograstronimiche.
Il cinema si lega alla cucina già dalla terminologia legata al gusto: si parla di “un buon film” come un di “un buon piatto”, si dice che una pellicola è ben imbastita o un soggetto ben cucinato o speziato. Inoltre spesso o il cibo definisce anche i filoni cinematografici, si tratti dello “spaghetti western”, del “krauti horror” o del “cinepanettone”. E’, infine, chiamato “pizza” il contenitore della pellicola in 35mm.
Durante la rassegna, dunque, saranno presentati film di registi portanti nei festival nazionali e internazionali e che con coraggio ha perseguito una propria qualità artistica, senza cedere a compromessi estetici e distinguendosi come una specie di movimento a parte.
Prima tappa a Castelli, dunque, che, nella piazza centrale, prevede la cena alle 20, alle 21 la presentazione del film a cura di Leonardo Persia, seguita dalle proiezioni dei film “Gli uraniani” (2013 di Gianni Gatti (24′) e “Mancanza purgatorio” (2016) di Stefano Odoardi (84′).