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Chieti, a maggio stage di formazione per il Teatro

Chieti. Il 4, 5 e 6 maggio prossimi a Chieti, si terrà uno stage di formazione promosso dal “Piccolo Teatro dello Scalo” (associazione “Il Canovaccio”) di Chieti Scalo con il contributo del Comune, dal titolo “La commedia dell’arte: costruire dei personaggi”.

L’obiettivo è quello di affrontare le tematiche relative alle problematiche di costruzione dei personaggi della commedia dell’arte partendo dall’esperienza di lavoro nel Piccolo Teatro di Milano dell’attore Giorgio Bongiovanni, formatosi presso la scuola di G. Strelher, sperimentandone in laboratorio i metodi di costruzione. La quota del contributo di partecipazione allo stage è di 130 euro e si dovrà versare al momento dell’iscrizione (nella quota sono compresi anche i pasti di sabato 5 e domenica 6 maggio). Questi sono alcuni numeri dell’attività del “Piccolo Teatro dello Scalo” nella stagione 2011/2012: 1520 biglietti nell’anno 2011, 912 nella stagione 2011/2012 dal 1 novembre 2011; 462 iscritti per la stagione di prosa; 28 ragazzi tra gli 8 e i 13 anni per il Teatro ragazzi (diviso in due gruppi di lavoro), 12 allievi del Teatro adulti (dai 16 anni in poi); 14 partecipanti al Laboratorio stabile di Produzione prosa; 25 allievi al Laboratorio di Canto con direzione del maestro Alessandro Pento.
“L’elemento di maggiore importanza – ha spiegato il direttore artistico Giancamillo Marrone – è la presenza dell’attore Giorgio Bongiovanni, importante è anche la collaborazione con il maestro Alessandro Pento. Quest’anno abbiamo aggiunto anche il Laboratorio di Canto. Intorno alla nostra attività si sta creando un certo interesse. Considerando la difficoltà del momento, c’è molta soddisfazione per il fatto che venga molta gente dalla Val Pescara. Il Laboratorio di Formazione è un evento che ci accompagna da molto tempo. L’obiettivo è quello di consolidarci nella nostra area, quindi quando vediamo gente che si muove da Pescara per noi è una grande soddisfazione. Quest’anno abbiamo cercato di diversificare l’offerta cercando di creare varie fasce per il Teatro”.
Francesco Rapino