“Il nostro intento”, spiega Eleonora Coccagna, direttore di Acs, presentando anche lo spot denuncia su ciò che c’è dietro i velluti rossi e le luci dello spettacolo, “è quello di utilizzare il teatro non solo per gli otto appuntamenti di prosa l’anno ma di dare voce e spazio a tutta l’industria culturale della città. Così, chi acquisterà un nostro abbonamento, sarà consapevole di contribuire ad un progetto che reinveste le utilità nel recupero del teatro stesso”.
Come ha spiegato il direttore, inoltre, Abruzzo Circuito Spettacolo punta a realizzare un network managment, con il coinvolgimento e la progettazione condivisa con tutte le realtà del territorio in modo davvero che il teatro diventi una vera e propria “Casa della cultura della città”.
Si partirà, dunque, da un’unica stagione di prosa cittadina, come sottolinea la stessa Coccagna, lanciando l’ultimo aut aut alla Società della Musica e del Teatro Primo Riccitelli che, nonostante le ripetute sollecitazioni, non avrebbe finora ancora risposto all’invito di condividere al 50% la stagione di prosa con Acs.
“La Riccitelli”, ha detto il presidente di Acs Federico Fiorenza, spiegando le motivazioni che sono dietro alle frizioni che si sarebbero create tra le due realtà culturali cittadine, “ha l’indubbio merito di aver riportato in questi anni il pubblico al teatro, con spettacoli di grande qualità. Ma sarebbe stupido e inutile, soprattutto ora che la città vive una situazione così particolare, avere un dispendio di energie e denaro per due stagioni. La nostra porta è ancora aperta e mi auguro che venga colto il nostro invito, visto che non ci sarà nessuna possibilità di farne un’altra”.
Il video dello spot in onda da oggi è visionabile sulla pagina facebook di Teatro Comunale di Teramo https://www.facebook.com/teatrocomunalediteramo/?fref=ts.