A Montesilvano il Giorno della Memoria

montesilvanoMontesilvano. Si celebra domani, venerdi 27 gennaio, il Giorno della Memoria per ricordare l’apertura dei cancelli di Auschwitz, la liberazione dai campi di concentramento e la fine della Shoah.

Anche quest’anno l’amministrazione comunale di Montesilvano celebrerà tale ricorrenza con varie manifestazioni in due giorni. Domani, alle ore 10 nell’aula Consiliare Santavenere di Palazzo di Città, è stata organizzata una cerimonia solenne nel corso della quale verranno proiettati dei documentari, letti dei brani sul tema dell’Olocausto e ascoltate le testimonianze di coloro che hanno vissuto quel tragico periodo.

Interverranno il sindaco Pasquale Cordoma, il direttore editoriale della casa editrice Carsa Oscar Buonamano che parlerà dei quindici campi di concentramento in Abruzzo, il giornalista Piergiorgio Orsini, un superstite montesilvanese, Renato Diodati, la dirigente scolastica del Liceo Scientifico Corradino D’Ascanio di Montesilvano Natalina Ciacio. Inoltre il coro del Liceo Scientifico eseguirà dei brani nel corso della cerimonia.

Il secondo appuntamento organizzato dal Comune di svolgerà invece sabato 28 gennaio dalle ore 9,30 presso la Sala Di Giacomo di Palazzo Baldoni. In occasione della commemorazione della Giornata della Memoria interverranno le prime classi delle scuole medie di Montesilvano (Scuole Troiano Delfico, Ignazio Silone, Villa Verrocchio). Nel corso del dibattito saranno eseguiti dei brani da uno dei più fini ed autorevoli interpreti di Fabrizio De Andrè, il medico Antonello Persico, che canterà i brani “Laudate Hominem” e “Geordie”.

Interverranno l’assessore alla Legalità della Regione Abruzzo Carlo Masci, il sindaco Pasquale Cordoma e l’assessore alla Pubblica Istruzione di Montesilvano Piero Gabriele. Il tema di riflessione della giornata centra la tutela di diritti inviolabili costituzionalmente sanciti: la libertà di svolgimento della personalità individuale (art. 2), il diritto alla libera manifestazione del pensiero – come della scienza e dell’arte – a fondamento della libertà religiosa e, quindi, del diritto alla tutela dell’identità dei singoli e delle minoranze.

La figura e l’opera di De Andrè, presentato quale autore letterario e musicale del ‘900 italiano, è offerta come monito ai giovani che nella testimonianza esistenziale e dolorosa dell’artista sono ammoniti da qualsiasi forma di violenza e dalla tentazione dell’anarchia, come fuga dalla società e dalla stessa possibilità di un’esistenza libera e felice in una società materialista che non solo il senso del sacro ma la quotidiana perdita di humanitas, impone di salvare.

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