A ufficializzare il premio sono stati, nel corso di una festa organizzata dagli stessi residenti del Case di Roio Poggio, l’assessore Alfredo Moroni e Silvia De Paolis, dell’ente Parco.
“Siamo al secondo anno di questa iniziativa” ha detto Moroni “e l’interesse sta crescendo esponenzialmente. Aumentano, infatti, le persone che vivono negli alloggi assegnati in seguito al terremoto di due anni e che chiedono di coltivare appezzamenti di aree verdi di pertinenza dei complessi Case. La proficua sinergia attivata con il Parco del Gran Sasso sta raggiungendo gli obiettivi che ci siamo prefissi: valorizzare gli spazi verdi delle aree edificate per dare un riparo ai senza tetto e soprattutto favorire la consapevolezza che è essenziale riprendere in pieno le attività per occupare il tempo libero. Aspetto che conferisce a questo progetto anche una valenza sociale. Proprio per queste ragioni, il Comune proseguirà sulla strada di assegnare dei recinti di verde a chi ne farà richiesta, con lo scopo di curarlo e renderlo fruibile come orto, auspicando, in proposito, che tali domande crescano ulteriormente”.