Pescara. Incontri, amicizie, inquietudini: di questo racconteranno le voci di Lorenzo Marvelli e Ida D’Andrea, attori di Teatri Offesi, nel corso del reading poetico promosso dal laboratorio di scrittura del centro polifunzionale per senza dimora Train de vie. L’appuntamento con “Binario 9 e ¾: magia di incontri, paura e amicizia” è previsto per sabato 28 maggio alle ore 18.00 presso la libreria Campus, nella stazione ferroviaria di Pescara. Sono vite in bilico tra il visibile e l’invisibile quelle dei senza dimora.
Li vedi in stazione quando “collettano”, non li vedi più quando si ritirano in un angolo riparato per dormire. Ne senti parlare non appena arrivano i rigori dell’inverno, in termini di intervento sociale e sicurezza, ma non conosci la ricchezza di emozioni e di esperienze con cui la vita di strada li costringe a confrontarsi: difficoltà, sofferenza ma anche libertà, consapevolezza e autenticità. Ed è per questo forse che hanno scelto di raccontarsi attraverso la poesia. Il binario 9 e ¾, gli appassionati di Harry Potter lo sanno bene, è un binario immaginario o forse no, è un binario che non c’è, ma solo per chi non lo sa vedere. E la stazione è un luogo magico in cui sei libero di immaginarti come vuoi, di sentirti ora spaventato per le difficoltà che incontri, ora forte per aver saputo sopravvivere alle prove più dure che la vita ti ha proposto. E’ sul binario 9 e ¾ che i senza dimora di Pescara ci porteranno per esorcizzare la paura del “diverso” che così tanto ci assomiglia.I testi del reading sono di : Dieng Alassane, Francesco De Fenzo, Roger Di Girolamo, Sandro Di Nunzio, Lidia Fiucci, Moustafa Gaballa, Michel Janssens, Maurizio, Ada Millemaci, Ladislas Nirenganya, Sabina Piras, Ivan Vanyo, Graziano Ulisse, Sandra Zazzara. L’iniziativa nasce dunque dal centro polifunzionale Train de Vie che, a sei mesi dall’apertura, è diventato un vero e proprio punto di riferimento per le persone senza dimora che gravitano attorno alla stazione di Pescara. I numeri parlano chiaro: da dicembre a oggi gli utenti sono stati 142 di cui 122 uomini e 20 donne; 61 di nazionalità italiana e 81 stranieri (63 dei quali rumeni). La struttura (404 mq posti su due piani) è collocata sul retro della stazione in un edificio che Ferrovie dello stato ha messo a disposizione in comodato gratuito e che la Fondazione Enel Cuore ha ristrutturato e dato in gestione all’associazione On the Road. Come centro diurno è aperto dal lunedì al sabato dalle 8.30 alle 11.30 e dalle 14.30 alle 18.00 ed è accessibile gratuitamente. “Dalle cose più semplici come la possibilità di ricaricare la batteria del cellulare al servizio docce o all’accompagnamento sanitario – ha spiegato Annalia Savini coordinatrice del Centro e responsabile dei servizi dell’Associazione On the Road – fino al supporto nella stesura del curriculum per facilitare la ricerca del lavoro, il centro offre tante opportunità. Ma la cosa che ci sta dando maggiori soddisfazioni è proprio la partecipazione assidua e attenta che riscontriamo nei laboratori. Il centro infatti ha attivato un laboratorio teatrale, uno di scrittura creativa e un cineforum. Sono previsti inoltre laboratori musicali e di fotografia. La collaborazione con le realtà associative del territorio, la capacità di fare rete, insieme all’impegno di operatori e volontari – conclude Savini – stanno creando le condizioni per fare di Train de vie un vero e proprio centro di aggregazione culturale”.