Viaggia sul web (e sulla pagina “Sei di Tortoreto se…”) la campagna di sensibilizzazione per trovare una nuova collocazione a tutto il materiale dell’associazione. Dagli oggetti che compongono il museo del mare. Pezzi unici nel loro genere, materiale fotografico, oltre 11 mila libri, ma anche quadri di artisti locali e tanto altro ancora.
Un pezzo di storia di Tortoreto e della sue tradizioni che rischia di essere dimenticato e di restare chiuso per anni nelle stesse scatole nelle quali ora tutto giace vista la necessità di liberare l’immobile.
Ecco dunque che l’amministratore del gruppo Fb, William Mazzoni, lancia un appello pubblico ad imprenditori, futuri amministratori e anche al commissario straordinario Francesco Tarricone, di “tentare di salvare il salvabile” e di non far morire l’associazione e l’intero patrimonio culturale accumulato nel corso degli anni.