Nella vicenda narrata, ‘scritta’ sia a colori che in bianco e nero – nel secondo caso il fotografo crea dei frammenti visivi da intendere come flashback all’interno dell’originale pellicola – si muovono personaggi tratti dalla vita quotidiana e dunque appartenenti alla comunità locale, tra i quali anche il direttore del quotidiano “La Città” Antonio D’Amore e quello di “Radio G” Francesco Marcozzi, che assume un ruolo di primo piano in questa sceneggiatura.
“Parole di luce” è pertanto espressione di una fotografia sociale che, oltre ad essere ‘specchio’ della realtà attuale, rivela al contempo la vera fisionomia dell’artista abruzzese, particolarmente attento al potere comunicativo delle immagini pur non trascurando la natura estetica delle stesse, per una divertente serata all’insegna del buon umore e della leggerezza.