Presentato alla 66° Mostra Internazionale del Cinema di Venezia, il film ha interessato molto la critica, perché in esso si coglie la vena di sincerità e l’atmosfera da “romanzo popolare e politico”. “Il ‘68 è stato un fenomeno mondiale che coinvolse milioni di giovani motivati a contestare una società ingiusta e mobilitati a denunciare guerre orrende come quella in Vietnam” ha dichiarato in proposito Placido. “E’ stato un’onda travolgente, un movimento straordinario di libertà che sconvolse gli equilibri, ruppe le convenzioni. Mi auguro che i giovani di oggi abbiano la stessa voglia di impegnarsi, soprattutto nel mio Sud oppresso da mafia e camorra. Forse un nuovo ‘68 sarebbe necessario”.
Giovedì 22 luglio si entra, invece, nel vivo della rassegna con la proiezione del primo film in concorso “L’uomo fiammifero” del regista teramano Marco Chiarini, che sarà presente alla serata.