“L’edificio ha acquisito negli anni una valenza fortemente simbolica per Roseto”, ha sottolineato il Sindaco Franco Di Bonaventura, “è parte integrante dell’identità della Città e il suo stile architettonico. E’ a tutti gli effetti una preziosa testimonianza della storia del Lido delle Rose. Il suo recupero rappresenta quindi il giusto riconoscimento verso un bene dell’intera collettività. Per noi rappresenta poi lo scrigno della cultura”. La Villa, acquistata nel 1974 per circa 100 milioni di lire, quando era Commissario Prefettizio Calogero Di Maira, ospita attualmente l’Ufficio Cultura del Comune, la Pinacoteca e l’antica libreria Scialletti.
Si compone di tre piani esterni e di un piano seminterrato, il suo ampio parco è meta di rito per ogni amante della quiete e della natura ed il teatro all’aperto realizzato sul retro è sede di gran parte degli spettacoli artistici del periodo estivo.
Il progetto approvato dall’Amministrazione ha interessato lavori di restauro conservativo del bene relativamente alla parte esterna con una ristrutturazione più approfondita della scalinata e del pianerottolo di ingresso. Il parco inoltre è stato interessato da un articolato intervento di recupero con il rifacimento delle cordolature delle aiuole, la sistemazione del prato e la potatura di tutte le essenza arboree presenti e l’abbattimento di quelle secche. L’intero intervento ha avuto un costo di circa 290 mila euro. La Villa Comunale è un edificio realizzato nel 1896 e successivamente ampliato. Presenta tratti architettonici ed elementi decorativi riconducibili allo stile di edifici simili, realizzati nello stesso periodo nel nord Italia.