Pescara. Flaiano e Fellini. Un’amicizia difficile. E’ il titolo dell’incontro di venerdì 16 aprile alle ore 18 con Maurizio Liverani, diretto testimone della “dolce vita”.
Nipote di Augusto Liverani, ministro delle comunicazioni della Repubblica di Salò, il sedicenne Maurizio Liverani aderisce al Partito Comunista Italiano partecipando alla Resistenza nelle file del Corpo Volontari della Libertà.
Nel 1952 entra nella redazione di Paese Sera, dove diviene responsabile della pagina degli spettacoli, poi della pagina culturale. Nel giro di pochi anni diviene titolare della rubrica di critica cinematografica.
Nel 1969 dirige il suo primo lungometraggio, Sai cosa faceva Stalin alle donne? con Helmut Berger, una satira sul conformismo degli intellettuali comunisti romani che presenta al Festival di Venezia e con il quale vince il premio di Qualità.
Nel 1976 è la volta del secondo film, Il solco di pesca con Gloria Guida e Martine Brochard,.
Dalla fine degli anni ‘60 agli anni ‘80 dirige la rivista Il Dramma e collabora con Tempo Illustrato, Il Giornale d’Italia, Vita Sera e il mensile Il Borghese, firmandosi con lo pseudonimo di Ivanovic Koba.
Negli anni ‘90 prosegue la sua attività giornalistica su Il Giornale, Il Tempo e L’Avanti.
Negli anni ’90 ha pubblicato un saggio di satira politica intitolato “Dal Polo al pollo”, Scipioni editore, che ha vinto il premio Fiuggi per la satira politica.
Infine, il romanzo “Disamore” edito da Monduzzi.