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Pescara, la personale di Anonimo Italiano presso la Galleria White Project

Pescara. La Galleria White Project ha presentato questa mattina, in una conferenza stampa, la personale di Anonimo Italiano. L’artista sceglie di mantenere l’anonimato per fare spazio unicamente alla sua arte, che lancia messaggi molto forti, provocazioni che vanno dritte nel segno senza mezzi termini.

“La mostra che l’artista ha concepito per lo spazio della Galleria è una riflessione sul tema della resa e dell’imprigionamento, intesi come nuovo punto di partenza su cui ricostruire”. L’installazione che, forse più di altre, ha la capacità di agire sulla coscienza dello spettatore è “I try to turn me into something special” il cui soggetto è uno scimpanzè con un colbacco bianco, che guarda verso una trappola che, scattando, ha incastrato una pelliccia di visone. L’artista vuole mostrarci come la manipolazione della natura e del mondo animale da parte dell’uomo non possa portare a nulla di buono.

Stesso messaggio diretto lo trasmette l’opera “Lonely”, in cui Anonimo ha ricostruito un tronco di un albero a metà, che lascia vedere il suo interno manipolato dall’uomo, ovvero cosa diventerà quel legno, nient’altro che delle assi. L’opera “Nest of Hicarus” ci riporta al tema dell’imprigionamento, avendo come soggetto un nido costruito con un filo spinato tra i rami di un albero spoglio dai colori cupi. Il quadro si collega a quello accanto raffigurante una civetta, messaggera di sventure, legata ad un guinzaglio, che sembra trafiggere lo spettatore con i suoi occhi rosso acceso.

Il tema della resa è invece totalmente espletato in “Deposition of weapons” in cui uno schermitore visibilmente arreso, con le spalle scese e la testa, ancora coperta dalla maschera, abbandonata da un lato, depone delle armi insolite per uno schermitore: dei ramponi da ghiaccio posizionati sul pavimento. Solo gli animali sono degni di avere un volto in quest’esposizione, gli uomini non hanno visi e addirittura si chiudono il volto nel cappuccio di un piumino moderno, simbolo di una generazione che non ha il coraggio di guardare con i propri occhi il prezzo di una civiltà che ha bisogno di ritrovare le proprie origini e da lì ricominciare.

Un’installazione dell’artista sarà, inoltre, presentata nel foyer del Florian, Teatro Stabile d’Innovazione di Pescara per perseguire l’obiettivo della Galleria di portare l’arte contemporanea fuori dai luoghi ad essa naturalmente deputati. Il nome dell’Installazione sarà “Waiting For Mercury” e sarà costituita da un quadro, raffigurante per l’appunto un postino dei tempi andati che porge una lettera nella direzione in cui sarà seduto un secondo postino con un cappello dei primi anni del 900.

La personale di Anonimo Italiano sarà inaugurata domani, 6 marzo, dalle ore 19 alle 21 presso la Galleria White Project.

Serena Zavatta