Una commedia teatrale breve e brillante, che nei secoli è rimasta una di quelle più conosciute del grande scrittore inglese e più rappresentate sui palcoscenici teatrali di tutto il mondo. In scena, alcuni “temi chiave” del teatro shakespeariano, come il dilemma esistenziale tra l’essere e l’apparire e il tema del doppio, dello specchio, della maschera.
A caratterizzare lo spettacolo sarà la musica dal vivo. I ragazzi della compagnia “Lavia Anagni”, tutti giovanissimi canteranno e suoneranno motivi creati appositamente per lo spettacolo. Tra loro anche tra loro Lorenzo Lavia, figlio del regista Gabriele. Splendidi anche i costumi di Andrea Viotti, a volte indossati, a volte solo appoggiati e a volte trascinati da attori in abiti quotidiani, a seconda degli stati d’animo e della “maschera”, del ruolo, dell’apparenza.