La visita di collaudo, è l’atto con il quale l’Ater prende atto dell’avvenuta effettuazione dei lavori in un cantiere, verificando la rispondenza tra tutte le previsioni progettuali e le opere poi realizzate, così come la rispondenza tra gli stessi lavori e la gara d’appalto. Adesso, sarà l’amministrazione comunale ad adottare tutti gli atti conseguenti, quali rilascio dell’abitabilità, che consentiranno poi di avviare l’iter per la riassegnazione alle famiglie delle due unità immobiliari, per le quali sia aprirà anche la possibilità di un acquisto con la formula del riscatto. Sempre a Valle Castellana, altri due immobili dell’Ater saranno presto soggetti ad interventi. Per il primo, infatti, è già stato depositato il progetto di demolizione, mentre per il secondo, che risente di un iter procedurale più complesso, è stata rimessa la relazione del progettista.
In questo secondo caso la definizione della procedura per l’avvio dei lavori è più complessa poiché risente di circostanze esterne all’Ater e riconducibili alla stessa fase di progettazione.
“Portare a termine un cantiere della ricostruzione post sisma, in un Comune della montagna teramana, è per noi motivo di doppia soddisfazione – commenta il presidente dell’Ater, Maria Ceci – perché non solo ci consente di restituire alle famiglie una casa nella quale vivere in sicurezza, ma rinnova quell’impegno per la tutela e la protezione delle nostre aree interne, che è da sempre uno dei cardini della nostra azione di governo”.