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Siamo Alba replica a Tribuiani: questo è il ruolo (scomodo) dell’opposizione

Alba Adriatica. Il video diffuso sui social ha creato discussione. Sul ruolo e sull’operato della minoranza, accusata di fare ostruzionismo.

Ora arrivano le replica di Siamo Alba, gruppo consiliare di minoranza, oggetto di critiche da parte dell’assessore al turismo, Paolo Tribuiani.

“Dispiace che il neo assessore Paolo Tribuiani sia allergico alle critiche e dispiace perché chiunque amministri sa bene che deve confrontarsi quotidianamente con l’opinione pubblica, alla quale deve rendere conto”, si legge nella nota.
Caro assessore, l’esistenza di una opposizione è una delle grandi conquiste della storia della democrazia in Occidente. Probabilmente la più significativa perché canalizza il conflitto sociale e rende legittima la manifestazione del dissenso.

L’opposizione svolge alcune funzioni fondamentali per il funzionamento della democrazia:
a) il controllo sull’operato della maggioranza;
b) il condizionamento e l’influenza sulle decisioni.
Qualsiasi amministrazione, in regime democratico, dovrebbe avere come controparti non semplici minoranze ma una forte e distinta opposizione. Lo si vede chiaramente quando prende piede il modello “consociativo” nel quale tutti sono dalla stessa parte con ruoli indistinti e nessuno più né controlla, né propone. Ne scaturisce un modello governativo inefficiente, corrotto, anti meritocratico, autoreferenziale.

Una valida opposizione riveste un ruolo scomodo per la maggioranza: crea noie, porta alla luce ciò che i più vorrebbero lasciare nell’ombra, si insinua nelle contraddizioni, non è compiacente, non accetta compromessi ma soprattutto avanza con la forza e la ragione delle proprie idee.

L’opposizione risponde al proprio elettorato, nonostante la sconfitta elettorale. Chi l’ha eletta pretende vigilanza sull’operato della maggioranza, attende soluzioni, proposte ed inoltre, desidera informazione su ciò che avviene all’interno dell’istituzione.

In mancanza di questa preziosa attività di pungolo c’è regressione per la comunità e per gli stessi governanti.
L’opposizione, paradossalmente, rende più agevole anche il suo operato, caro assessore.

È un dovere civico informare la cittadinanza su ciò che avviene, per cui è altamente meritocratico che chiunque abbia notizie rilevanti le renda note all’opinione pubblica, anche e soprattutto quando c’è una responsabilità evidente della pubblica amministrazione.

Al contrario è molto scorretto che amministratori comunali additino il dovere civico dell’opposizione come una “azione disumana” che avrebbe “contribuito a dare diffusione mediatica, e dunque a fare da cassa di risonanza, attraverso l’espansione della pubblicità di quei Documenti così critici e personali”.

Amministrare la cosa pubblica significa anche rendere edotta la comunità sulle problematiche emergenti.
La democrazia è quello spazio dove il ruolo della cosiddetta opposizione è sacro e tutelato dalla Costituzione Italiana. È quello spazio dove chi amministra chiede semplicemente scusa quando sbaglia e si assume l’onere delle sanzioni che dovessero derivare dagli errori commessi.

Caro assessore Tribuiani non si stigmatizza chi segnala quegli errori, appellandolo come nemico pubblico o “megafono non richiesto né dalla cittadinanza, né dalla ragione, né dal buonsenso”.

Le consigliamo, prima di una sua qualsivoglia futura esternazione pubblica sul nostro conto, un ripasso sul diritto alla trasparenza degli atti amministrativi e il diritto all’informazione, costituzionalmente garantiti e recepiti nello Statuto Comunale della città o, in alternativa, può sempre dedicarsi ad una lettura estiva del famoso romanzo orwelliano e tentare di recuperare il senso della Verità e della Libertà antidoti contro ogni forma di totalitarismo.
Si attende che lei ripristini il corretto utilizzo delle “scuse” da parte di chi ha oggettivamente torto e del “grazie”
nei confronti di chi ha doverosamente effettuato pubbliche segnalazioni.