La situazione della sanità non è sicuramente delle migliori nella nostra regione e si rischia la possibilità di avere dei licenziamenti
La sanità ormai da tempo continua a far discutere in Abruzzo. La decisione della giunta regionale di alzare le tasse per coprire il buco in questo ambito ha creato non poche polemiche fra i cittadini e non solo. Ma il quadro resta comunque molto critico. Come riportato dall’Ansa, sono centinaia i lavoratori che rischiano il proprio posto. Al momento si sta provando a trovare una soluzione per consentire a tutti di conservare il proprio impiego.
La situazione è davvero molto difficile. Nell’ASL 01 Avezzano, Sulmona e L’Aquila in 150 del settore amministrativo sono stati posti in ferie forzate dalle società interinali e cooperative che gestiscono gli appalti con l’azienda sanitaria. Una scelta che sembra anticipare i licenziamenti, ma si è comunque nel campo delle ipotesi visto che le autorità sono al lavoro per cercare di trovare una soluzione. L’obiettivo è quello di non portare le persone a dover perdere il proprio posto di lavoro.
Posti di lavoro a rischio, scatta la protesta
I posti di lavoro sono a forte rischio e i dipendenti sono pronti a scendere in piazza per difendere il proprio impiego. L’appuntamento è alle 21:30 presso il palazzo dell’Emiciclo. Un sit-in che ribadirà la necessità di trovare una soluzione ad un problema non sicuramente di poco conto.
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L’eventuale licenziamento, infatti, non avrebbe un peso importante solamente sui dipendenti. Si rischia il blocco di attività sanitarie e per questo motivo le parti sono al lavoro per cercare di arrivare ad una soluzione. Già il buco e l’assenza di solti ha portato una situazione difficile in questo settore e la situazione non è destinata a migliorare con le ferie forzate di queste 150 persone.
Per adesso non c’è altro da fare e quindi i licenziamenti sono praticamente dietro l’angolo. Poi per le prossime settimane la speranza è che si possa trovare una soluzione importante per rilanciare la sanità e consentire a queste persone di proseguire il proprio impiego. Si tratta comunque di un qualcosa di non semplice considerato il fatto che parliamo di un settore in forte crisi anche per il buco economico registrato in passato.
