La morte della ragazza a Lanciano si tinge sempre più di giallo. Il magistrato ha autorizzato l’autopsia per accertare meglio le cause del decesso.
Omicidio, morte naturale o gesto volontario? E’ questo il quesito che gli inquirenti si stanno ponendo da diverse ore sul caso della morte di Marilea Cipolla, la 28enne trovata senza vita nel pomeriggio di ieri, giovedì 28 marzo, a Lanciano.
Il corpo senza vita della giovane è stato rinvenuto da un suo amico con cui condivideva l’appartamento. I punti da chiarire su questa vicenda sono ancora diversi e per questo motivo le indagini proseguono nel massimo riserbo.
Il magistrato titolare dell’indagine ha autorizzato l’autopsia sul corpo della giovane. L’esame potrebbe svolgersi già mercoledì 3 aprile per dare delle risposte agli inquirenti in breve tempo. Al momento, infatti, l’unica certezza è rappresentata dal fatto che non si tratta di morte violenta. Il cadavere, infatti, non presentava particolari traumi.
Per il resto gli investigatori preferiscono non escludere nessuna ipotesi. La pista più probabile, considerando il ritrovamento del corpo senza vista nella stanza da letto, è quella di un malore oppure di un improvviso scompenso cardiaco. Ma sono al vaglio anche altre possibilità e si attendono i risultati dell’autopsia per avere un quadro molto più chiaro e capire se realmente si è trattato di una morte naturale oppure dietro c’è altro.
La città di Lanciano è sotto shock per quanto successo. Nessuno si aspettava una tragedia simile e i messaggi di cordoglio agli amici e alla famiglia della 28enne sono stati da subito diversi. Ora naturalmente si attendono gli approfondimenti medici per capire cosa realmente sia successo in quell’appartamento.
E solo dopo l’autopsia Lanciano potrà dare l’ultimo saluto alla ragazza scomparsa improvvisamente in un pomeriggio di marzo nel suo appartamento.