Un ex comandante della Stradale ha ricevuto un proiettile nella cassetta della posta. Alcune persone sono finite nel mirino della polizia. La ricostruzione.
Svolta nelle indagini riguardante il proiettile ricevuto da un ex comandante della Stradale e un altro poliziotto. Subito la scoperta di questa busta, le vittime hanno presentato una denuncia per rintracciare i responsabili dell’atto intimidatorio. L’inchiesta è andata avanti per diversi mesi ed ora nel mirino degli inquirenti sono finiti alcuni agenti.
Sarebbero stati loro ad inviare il proiettile all’ex comandante della Stradale anche se gli avvocati difensori hanno immediatamente respinto le accuse. Le indagini, comunque, proseguiranno nei prossimi giorni per cercare di ricostruire meglio la dinamica dell’accaduto.
La ricostruzione
Il proiettile inviato all’ex comandante della Stradale sembra essere l’apice di vari reati compiuti da questi agenti anche se, come spiegato in precedenza, non si hanno assolutamente certezze. Stando alla ricostruzione della Procura, gli undici poliziotti sarebbero stati protagonisti di una indagine condotta proprio dalle vittime e accusati di truffa, falso ai danni dello Stato, peculato, furto, omissioni d’atti d’ufficio, omissioni di soccorso e interruzione di pubblico servizio.
Tutte cose che avrebbero portato gli agenti a compiere l’atto intimidatorio nei confronti dell’ex comandante della Stradale e un altro poliziotto. Sono in corso tutti gli approfondimenti del caso visto che le accuse sono state respinte. Ora toccherà al Gip decidere se andare avanti oppure archiviare la posizione.
Indagini in corso
Le indagini sono in corso e nelle prossime settimane potrebbero esserci delle importanti novità. Come spiegato in precedenza, gli agenti tramite i loro avvocati hanno respinto le accuse. Vedremo se la Procura deciderà di andare avanti oppure magari effettuare ulteriori accertamenti. Si tratta di un passaggio fondamentale per chiarire meglio alcuni punti di una vicenda destinata a tenere banco ancora per diverso tempo.