Un ragazzo stava festeggiando il proprio compleanno al centro di Pescara ma, all’improvviso, ha deciso di estrarre una pistola
Una festa che poteva concludersi come ogni altra senza alcun finale drammatico. Tra alcol e divertimento, come spesso avviene nei diciottesimi, ma sempre nell’ordine della legge, rispettando le regole imposte. Invece no. La situazione è completamente degenerata quando il festeggiato, per compiacerei i presenti, ha deciso di estrarre una pistola.

Tra lo stupore generale ha puntato la canna verso il cielo e premuto il grilletto due o tre volte, facendo partire dei colpi che hanno terrorizzato tutti il quartiere. Ci troviamo a Montesilvano, in provincia di Pescara, in Abruzzo. Nel ridente comune un fatto del genere non poteva di certo passare inosservato, soprattutto nell’epoca dei social.
Come se non bastasse l’allerta scattata dopo il rumore degli spari, qualche amico ha deciso di riprendere con il proprio smartphone il momento dello sparo, pubblicandolo sui proprio profili. Il video, per la sua assurdità, ha impiegato pochi minuti a diventare virale arrivando presto anche agli occhi delle forze dell’ordine.
L’episodio risale a due sere fa. Ora il ragazzo dovrà rispondere delle sue azioni, avvenute all’interno di un bar che si trova lungo via Vestina e a pochi passi dal municipio, strada lungo la quale ha voluto poi brindare per il suo diciottesimo compleanno in strada.
La denuncia
Gli spari sono avvenuti dopo aver stappato la bottiglia di spumante e aver ricevuto gli auguri. Scioccati i presenti, non preparati a una scena del genere, eccezion fatta per chi era pronto con il cellulare in mano a immortalare un momento che costerà caro al giovane diciottenne.

Il nucleo operativo e radiomobile è riuscito a identificare il ragazzo nel giro di poco tempo e ad accertare che si trattasse di una pistola a salve, per poi procedere con la sua denuncia in stato di libertà. A tal riguardo sono arrivate anche le parole del sindaco, Ottavio De Martinis, che ha voluto minimizzare il tutto:
“Si è trattato di una bravata. Sicuramente è un gesto da condannare ma mi fa piacere che il giovane si sia reso conto del suo gesto sbagliato e che mi abbia anche chiamato per chiedere scusa a tutta la città. Mi auguro che questo episodio, che resta un caso isolato e non deve generare allarmismo, possa servire da monito per i giovani”.
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Più severo, invece, il consigliere della lega Marco Forconi di Fratelli d’Italia: “Ritengo opportuno stendere un velo pietoso, altresì rimarcando un evidente problema culturale che sfocia in un drammatico disagio giovanile. Non sono un sociologo o psicologo e, non avendo titoli in merito, posso solo sperare che un certo tipo di lavoro, svolto da specifici professionisti, possa trovare delle risposte adeguate”.





