Con l’ultima approvazione ricevuta ieri dal Senato, entra finalmente in vigore il Nuovo Codice della Strada fortemente voluto dal ministro Salvini
Il Codice della Strada 2024 porta con sé importanti cambiamenti per garantire maggiore sicurezza sulle strade italiane. Troppi gli incidenti anche mortali causati dalla troppa velocità, da fatali distrazioni e da comportamenti non responsabili di chi è alla guida. Adesso sono state introdotte sanzioni più severe, regole più stringenti per l’uso di monopattini e novità per neopatentati, viene anche regolamentato l’uso del cellulare al volante con pene che arrivano al blocco della patente. Sono state introdotte anche nuove raccomandazioni sui limiti di età per la validità della Patente D.
Il nuovo Codice della Strada è legge. Dopo il via libera dalla Camera il 27 marzo scorso, il testo ha ottenuto l’ok definitivo dal Senato (83 voti favorevoli e 47 contrari) ed entrerà in vigore tra qualche settimana, dopo l’approvazione del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e la successiva pubblicazione in Gazzetta.
Fino ad oggi nel 2024 si sono registrati 1.429 incidenti rispetto alle 1.374 all’intero 2023, con 2039 morti sulle strade. In media, nei primi sei mesi del 2024, ogni giorno si sono verificati 440 incidenti, con 7,9 morti e 591 feriti. Dati che mettono davvero paura. E’ una strage silenziosa quella che si verifica ogni giorno sulle strade italiane. Numeri impressionanti che sembrano usciti da un bollettino di guerra e non si tratta più di quelle che una volta venivano chiamate le stragi del sabato sera, dato che coinvolgevano giovani ai primi anni di guida, perchè gli incidenti mortali sono purtroppo giornalieri.
Ecco perchè il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, ha fortemente spinto per l’introduzione di questo nuovo Codice della Strada. Tra le novità più importanti inserite nel nuovo testo ci sono quelle che riguardano l’uso dello smartphone alla guida e prevedono una sanzione che andrà da un minimo di 250 euro a un massimo di mille euro. Viene inserita anche la sospensione automatica di una settimana se si viene sorpresi col telefono al volante e sulla patente si perdono almeno 10 punti. Se i punti sono più bassi la sospensione è di 15 giorni. In caso di recidiva la multa lievita fino a 1.400 euro, la sospensione della patente può arrivare a tre mesi e si aggiunge la decurtazione da 8 a 10 punti.
Sono le cause principali della maggior parte degli incidenti che accadono sulle nostre strade. Scatta quindi la tolleranza zero per la guida in stato d’ebbrezza, le multe infatti aumentano e vanno da 573 a 2.170 euro, con sospensione della patente da 3 a 6 mesi. Per tassi alcolemici elevati, le pene comprendono anche l’arresto e la sospensione della patente fino a due anni. Un’importante novità è l’introduzione dell’alcolock, un dispositivo obbligatorio per i recidivi che impedisce l’avvio del veicolo se il conducente ha consumato alcol. Stesso giro di vite anche si viene fermati e si risulta positivi alle sostanze stupefacenti.
Con la nuova riforma, basterà risultare positivi ai test salivari per il ritiro immediato della patente, senza necessità di dimostrare uno stato di alterazione. La revoca avrà una durata minima di tre anni, rendendo anche più difficile il recupero della patente. Tra l’altro nel nuovo testo è specificato che ora gli agenti non sono più tenuti a portare la persona fermata presso strutture sanitarie per gli esami specifici, ma le sanzioni scattano dopo i primi controlli preliminari.
Cambia tutto anche per chi si appresta a prendere la patente per la prima volta. Salirà infatti da uno a tre anni il divieto di guida delle auto considerate più potenti per i neopatentati. Non potranno guidare autoveicoli con una potenza superiore a 75 kW/t e autovetture con potenza massima di 105 kW. Limiti leggermente attenuati rispetto all’attuale Codice, che prevede il limite a 55 kW/t per gli autoveicoli in generale e a 70kw/h per le autovetture. Ovviamente queste nuove regole dovranno essere rispettate soltanto per chi conseguirà la patente dopo l’entrata in vigore definitiva del nuovo testo. Per i neopatentati è importante sapere che, per i primi tre anni dal conseguimento della patente, è richiesto un tasso alcolico pari a zero.
Infine resta al vaglio dell’Aula Parlamentare la rimozione dei limiti anagrafici per la patente D, che oggi prevede un limite massimo fino ai 68 anni di età: raggiunta tale data, il rinnovo non è più possibile e la licenza viene declassata a normale patente C, anche se si fosse in presenza di tutti i requisiti fisici di idoneità. La patente D è quell’attestato di guida con il quale possibile guidare veicoli per il trasporto di persone, con una capacità superiore a 9 persone incluso il conducente, mezzi come autobus e minibus, motivo per il quale viene anche chiamata patente per autobus. Inoltre, questa abilitazione consente la guida di veicoli con rimorchio, purché quest’ultimo abbia un peso massimo non superiore a 750 kg. Si possono anche condurre tutti i veicoli compresi dalle patenti B e AM, ovvero ciclomotori e autovetture fino a 3,5 tonnellate. Comunque il Governo si è dato un anno di tempo per attuare la riforma.