Omicidio L’Aquila, come sono stati rintracciati i killer

Le indagini sull’omicidio dell’Aquila si sono concluse con l’arresto dei due responsabili. Ma la famiglia della vittima ha lanciato un nuovo appello.

La famiglia di Teodoro Ullasci è arrivata in Abruzzo in queste ultime ore per piangere il 59enne, ucciso per una rapina a L’Aquila nel pomeriggio di venerdì 22 marzo. L’uomo, come ormai ben sappiamo, è morto per un pestaggio e i suoi killer sono stati arrestati qualche ora dopo dalla polizia al termine di una indagine molto veloce.

Omicidio L'Aquila
Ecco come sono stati rintracciati i killer – abruzzo.cityrumors.it – foto Ansa

Ma il dramma per la famiglia dell’uomo non è assolutamente finita qui. La cagnolina della vittima, infatti, ha vagato per la città da sola alla ricerca del suo padrone. Da qui la decisione di lanciare un appello della famiglia e il ritrovamento del cane avvenuto nelle scorse ore.

L’appello della famiglia e il ritrovamento

Omicidio L'Aquila
La cagnolina della vittima è stata ritrovata nelle scorse ore – abruzzo.cityrumors.it – foto Facebook

La famiglia ha utilizzato il sito ilcapoluogo.it per lanciare un appello ai cittadini: “Chi l’ha visto o sa qualcosa parli con la polizia. Si tratta di un qualcosa di importante. Il suo nome è Akki ed era la sua compagna di vita. Vorremmo riuscire a trovarla“.

Come detto in precedenza, alcuni filmati l’hanno ripresa nella zona dell’omicidio in più di un’occasione in attesa del padrone. Sono stati centinaia i cittadini mobilitati per consentire alla famiglia di riavere Akki e portarla in Sardegna insieme alla salma del 59enne. Le ricerche si sono concluse poche ore fa con il ritrovamento della cagnolina.

Come sono stati rintracciati i killer

Omicidio L'Aquila
I killer sono stati ritrovati in un casolare – abruzzo.cityrumors.it – foto Ansa

Intanto escono degli ulteriori dettagli su come sono stati rintracciati i killer di Teodoro. La svolta è arrivata tramite alcune telecamere ad alta definizione di via Fontebraccio. I filmati hanno immortalato i loro volti e l’identificazione è avvenuta in davvero poco tempo visto che stiamo parlando di due persone già note alle forze dell’ordine.

Subito dopo sono iniziate le ricerche, concluse in un casolare abbandonato di Case Preturo. E’ proprio in questa struttura che i due hanno provato a nascondersi subito dopo l’omicidio, ma la conoscenza della zona ha permesso agli inquirenti di chiudere in davvero poco tempo l’indagine.

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