Marina Berlusconi era insieme al padre Silvio quando lui negli ultimi momenti prima di morire scrisse il suo “lascito ideale”.
La primogenita dell’ex premier ha rilasciato un’intervista inedita al Corriere della Sera, anticipando quanto si troverà nella prefazione del nuovo libro di Paolo Del Debbio sulla discesa in campo di Silvio Berlusconi.
“Quello che compare in queste pagine è l’ultimo scritto di mio padre, Silvio Berlusconi. Lo buttò giù in una stanza d’ospedale poche ore prima che, la mattina del 12 giugno 2023, si separasse dalla vita. È un documento che mi pare al tempo stesso tragico e grande”, scrive Marina Berlusconi, raccontando di quel giorno in cui era lì con il padre.
Marina Berlusconi: l’ultimo giorno col padre
Il giorno prima di morire, Silvio Berlusconi sembrava stare meglio, al punto da indurre i figli a credere che la morte per lui fosse ancora lontana: “Sapevamo che la sua salute era molto compromessa, ma nessuno immaginava che la fine fosse così vicina. Gli avevo fatto visita la sera precedente, l’avevo visto bene e la speranza che il male gli concedesse ancora un po’ di tempo si era riaccesa”.
Purtroppo però, il giorno dopo dovette ricredersi: quando si recò in visita al padre, Marina Berlusconi racconta che era “abbandonato su una poltrona, molto affaticato, cupo, sofferente. Si fece accompagnare dalla poltrona al tavolo. Chiese carta e penna, chinò il capo e cominciò a scrivere”.
La reazione di lei
Quando finì, Silvio Berlusconi diede il foglio alla figlia, che iniziò a leggere. “Mi cascò il mondo addosso, perché mi resi conto che stava scrivendo il suo lascito ideale, il suo testamento, la sintesi delle convinzioni e dei valori che lo avevano sempre accompagnato”.
Marina Berlusconi nell’intervista racconta della sofferenza per aver capito in quel momento che il padre stava per andare via da questa Terra. Anche se quelle pagine sono private, la primogenita del fondatore di Forza Italia ha deciso di rendere pubbliche perché “credo sia giusto non rimangano solo un ricordo privato. Non contengono nulla di inedito, ma mi piace condividerle con quanti a mio padre hanno voluto bene, con quanti hanno creduto in lui e continuano a credere nelle sue idee. Rappresentano un documento tragicamente umano ma, ritengo, di grandezza assoluta”.