Delle carenze nutrizionali, dovute a un’alimentazione sbagliata del cosiddetto cibo spazzatura, hanno causato un danno permanente alla vista
Una storia drammatica quanto allarmante quella che arriva dagli Stati Uniti, protagonista un bambino americano di 12 anni che adora mangiare soltanto patatine fritte, hamburger, salsa ranch, ciambelle glassate e succhi di frutta, tutti quei cibi e condimenti che si possono trovare nella tante catene di fast food soprattutto oltreoceano, rifiutando di provare qualsiasi altro cibo. Un’abitudine alimentare davvero poco salutare, che lo ha portato infatti in poco tempo a perdere la vista a entrambi gli occhi.
Per junk food o cibo spazzatura si intendono tutti quei cibi che hanno un alto contenuto calorico, ma un bassissimo apporto nutrizionale. Ricchi di zuccheri, carboidrati e grassi saturi e idrogenati, i cosiddetti pericolosissimi grassi trans, sono spesso ottenuti da materie prime di scarsa qualità, arricchiti con coloranti, addensanti, conservanti e altre sostanze chimiche che li rendono molto appetibili, fino ad arrivare a creare dipendenza.
Stili di vita frenetici, stress e preoccupazioni conducono spesso a trovare conforto nel cibo e ripiegare su alimenti poco sani, soprattutto quando si va di corsa. Un nuovo modo di mangiare che sta lentamente, ma inesorabilmente erodendo una delle nostre più grandi peculiarità: la dieta mediterranea che ci faceva mangiare bene, nella quantità e nella modalità giusta di cibo. Le ultime statistiche infatti indicano che in Italia il 28% dei consumatori tra i 18 e i 34 anni mangia fast food o junk food almeno una volta alla settimana, mentre la percentuale scende al 9% per gli over 54. Inoltre, il dato più preoccupante è che circa l’8% lo consuma due o tre volte a settimana, mentre il 59% si limita a una volta al mese. L’ultima storia che arriva direttamente dalla Patria del cibo spazzatura, gli Stati Uniti, spiega più di mille parole le conseguenze nefaste di un abuso di questo cibo davvero poco salutare. Un bambino americano di 12 anni, residente nel Massachusetts, ha perso la vista in maniera permanente poche settimane dopo la comparsa dei primi sintomi a causa di un deficit nutrizionale causato dal suo stile di vita a tavola.
Hamburger con salsa ranch, quella assolutamente più terribile, a base di maionese e panna, patatine fritte, ciambelle glassate e succhi di frutta confezionati. Questa la dieta devastante e limitatissima del ragazzino americano, improntata tutto su junk food, quel cibo spazzatura senza alcun valore nutrizionale, ma che provoca non solo problemi sulla salute dell’organismo, ma anche su quella mentale. Oramai è accertata anche la dipendenza provocata dal junk food, e a volte viene paragonata a quella causata dalle sostanze stupefacenti. Alle prime manifestazioni di cecità, i genitori hanno portato il bambino al pronto soccorso dove i medici hanno subito riscontrato una neuropatia ottica causata proprio da una carenza nutrizionale che ha portato alla perdita della vista. “La carenza nutrizionale è stata ritenuta la causa più probabile dei cambiamenti visivi nel bambino, dato che il paziente rappresentava un grave caso di alimentazione selettiva e non stava assumendo un multivitaminico o integratori nutrizionali” hanno affermato gli specialisti. La dieta troppo monotematica, carente delle più elementari qualità nutrizionali, che vengono apportate all’organismo grazie proprio alla varietà di cibi che mangiamo, ha provocato la perdita permanente della vista nel bambino.