Malattia del Congo, il virologo in esclusiva: “Diverse le cose da chiarire. Ecco cosa sappiamo”

Il professor Fabrizio Pregliasco in esclusiva ai nostri microfoni sulla malattia del Congo e sui rischi che ci sono per il nostro Paese

La malattia del Congo spaventa tutto il mondo. L’epidemia, stando a quanto comunicato dall’Oms, ha provocato per il momento 406 casi nel Paese africano e in Italia è andata in scena una riunione tecnica per fare il punto della situazione. Un summit necessario dopo la notizia di un possibile contagio nel nostro Paese. Si tratta di un 50enne proveniente da un viaggio in una città congolese e con sintomi molto simili al virus.

Malattia Congo
Malattia del Congo, il virologo in esclusiva: “Diverse le cose da chiarire. Ecco cosa sappiamo” (Ansa) – abruzzo.cityrumors.it

La nostra redazione ha contattato Fabrizio Pregliasco, virologo e uno dei medici in prima fila durante la pandemia, per fare il punto della situazione su questo virus e capire quali rischi corriamo.

Pregliasco: “Massima attenzione. Ecco i sintomi”

Professor Pregliasco, cosa ci può dire su questa malattia del Congo?

La situazione è tutta da chiarire. Si tratta di una malattia ancora da capire – spiega ai nostri microfoni Pregliasco – io credo che bisogna a livello internazionale uno sforzo congiunto per aiutare il Congo. Potrebbe essere di tutto. La stessa influenza perché hanno il picco. Il Covid, il morbillo, la malaria“.

Quali sono i sintomi che si registrano?

Ecco questi sono un po’ strani. Una influenza pesante con anemia. Non si capisce se questa è legata a persone malnutrite o se c’è un coinvolgimento diretto del virus o batterio. Perché potrebbe essere anche una variante della febbre di lassa, virus che non c’è in quei contesti, ma in quell’area sì. Non sappiamo bene neanche quanti sono i casi. Quindi è davvero importante verificare che non si tratti di una nuova variante virare“.

Pregliasco
Pregliasco: “Massima attenzione. Ecco i sintomi” (Ansa) – abruzzo.cityrumors.it

Il virus colpisce una categoria particolare di persone?

“Sì, i giovani. Questo potrebbe far pensare ad un qualcosa che è già circolato nel passato. A livello italiano forse un caso che potrà essere valutato. Quindi no allarmismo, ma ricordiamo queste patologie si controllano solo se il focolaio è piccolo e lo si limita subito. Altrimenti può scappare via”.

Come si trasmette?

Anche in questo caso non abbiamo certezze. Quella più temuta è la via respiratoria. In genere si tratta di casi familiari quindi in contesti di vicinanza tra le persone colpite“.

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