Attenzione alla nuova truffa telefonica natalizia perché purtroppo sta già colpendo tanti italiani: questa frase è assolutamente da evitare, non rispondete!
Persino in un periodo come quello che ci prepariamo a vivere non si può stare tranquilli: purtroppo già da qualche giorno sembra essere in atto la truffa natalizia telefonica più becera degli ultimi tempi e le vittime che cadono nel tranello sono davvero parecchi. Questo perché rispetto ad altre già avvenute e viste in passato, sembra toccare i cuori di molti che, in vista del Natale, credono di fare del bene.
In realtà le cose non stanno così, anzi, c’è da rabbrividire. Noi oggi vogliamo non solo mettervi in guardia circa questa nuova truffa natalizia, ma anche come scoprire nell’immediato se, chi stia dall’altra parte della cornetta, voglia realmente frodarci o meno. In particolare una frase deve subito metterci all’erta. Scopriamo tutti i dettagli del caso.
Attenzione alla nuova truffa telefonica natalizia, mirano al cuore della gente, ma soprattutto al portafoglio
Proprio così, come accennavamo prima questa nuova truffa telefonica natalizia sembra funzionare in modo diverso rispetto alle altre. Avevamo già visto in passato alcuni numeri telefonici da cui stare davvero alla larga, così come le truffe presso i mercatini di Natale, già avvenute lo scorso anno e sicuramente anche in quelle di questo fine 2024. Quella di cui vogliamo parlarvi oggi invece ha già mietuto diverse vittime e il motivo è semplice.
Parlavamo prima di una frase nello specifico e non vogliamo indugiare oltre nello svelarvela: come funziona innanzitutto questa nuova truffa natalizia? Potremmo ricevere una telefonata da parte di un call-center che menzionerà con ogni probabilità qualche ente benefico, raccontavi una certa storia circa la situazione critica che al momento determinati centri sociali di recupero od orfanotrofi potrebbero vivere.
Pertanto proveranno a toccare il profondo del vostro cuore chiedendovi di donare una cifra a piacere per sostenere i suddetti enti. Successivamente la cifra rivelata avrà un valore minimo di 50 euro, ma vi avranno già invogliato a versarla. In questo caso non vi forniranno mai un IBAN specifico, bensì altre modalità per versare la cifra da versare. Ci aiuteranno a cliccare ad un link specifico inviato tramite e-mail o sms, ma nel momento in cui entreremo nel sito e forniremo i nostri dati personali e sensibili come quelli della carta, la truffa sarà già avvenuta.
Un’altra truffa che al momento sembra aver già colpito parecchie persone è quella della rivista di Polizia di Stato. Il truffatore, spacciandosi per un agente di polizia vi inviterà a fare un abbonamento annuale verso la suddetta rivista a un prezzo compreso tra gli 80 e i 100 euro, con il ricavato che verrà devoluto in beneficenza. Anche qui ci verrà fornito un finto link in cui versare il denaro. Consigliamo quindi di non cadere nella rete e di riattaccare subito nel momento in cui sentirete pronunciare le frasi appena riportate.
