Per ben tre anni è stata nascosto in un cassetto, come se nulla fosse, ma dopo esser stata scoperta ora la madre ne paga le conseguenze
Dove può spingersi la follia? Forse trovare una risposta è impossibile. Spesso cerchiamo di porre dei limiti, capire fino a che punto possano arrivare delle scelte che non sono guidate dal buon senso, ma da una mente che non funziona come dovrebbe. Regolarmente, però, veniamo smentiti.
I nuovi fatti di cronaca che seguono le nostre definizioni, le nostre idee e i nostri pensieri, sono sempre più gravi di quello che con la nostra razionalità abbiamo provato a immaginare, forse anche con troppo buon senso. A volte si tratta di cattiveria, in altre situazioni semplicemente di scelte in qualche modo illogiche.
Non sempre è possibile trovare una risposta, non sempre è possibile sperare di ottenerla, soprattutto da chi il fatto lo ha commesso e ne è artefice principale. Cosa gli avrà detto la desta? Ci siamo chiesti tantissime volte, quasi come se fosse una domanda retorica, o forse loera.
Cosa gli avrà detto la testa? Si sono chiesti anche i lettori del The Guardian, quando hanno letto della notizia di una madre che è stata arrestata e condannata per quello che ha fatto al sua povera bambina per circa tre anni, prima di esser stata scoperta per puro caso.
“Sono rimasto sbalordito da ciò che ho visto”. Racconta l’assistente sociale che ha visto la bambina dopo la denuncia arrivata dal nuovo compagno della donna, quel giorno in visita da lei. Le aveva semplicemente chiesto di andare in bagno ma, quando è salito al piano di sopra, ha sentito dei strani rumori provenire dalla camera da letto.
Curioso è andato a guardare e, aperto il cassetto, ha trovato una bambina malnutrita, malata e incapace di camminare e gattonare. Per tre anni dentro al cassetto, senza mai vedere la luce del sole. Quando gli assistenti sociali si sono recati alla casa si sono rivolti stupiti alla madre, che rispondeva con semplicità, come se nulla fosse.
Nata proprio in casa nel marzo del 2020, non è mai stata ufficialmente registrata e lì è rimasta tutto questo tempo. Aveva fratelli e sorelle che non sapevano della sua esistenza, dettaglio che rende lo scenario ancora più particolare. Stando a quanto giunge dall’Inghilterra, sarebbe il frutto della relazione violenta con un uomo, al quale aveva avuto paura di dirlo.
In questi giorni, a un anno dalla denuncia, la donna è stata condannata a sette anni sei mesi di prigione per estrema negligenza. Il The Guardian fa sapere che mentre veniva pronunciata la sentenza, la madre piangeva forse ora consapevole di quanto fatto e delle sofferenze della bambina.