Il tappeto artistico, composto da 13 quadri, potrà essere ammirato, nel tratto sud di corso Garibaldi, dalle 8 di domenica. Il tema scelto per l’ edizione 2023 è il Cantico delle Creature, letto attraverso l’enciclica di Papa Francesco “Laudato si’ ”
Sarà il Vescovo di Teramo-Atri, Monsignor Lorenzo Leuzzi, a dare il via, sabato prossimo alle 17, in corso Garibaldi, alla Prima “Infiorata del Corpus Domini”, una tradizione presente e ben radicata in diversi comuni d’ Italia. A portare la bella consuetudine a Giulianova, è il Circolo Colibrì, associazione che ha saputo coniugare l’azione umanitaria, in Africa e non solo, con l’arte del decoro urbano, in questo caso un’arte che si fonda sulla devozione e sulla celebrazione delle ricorrenze cristiane.
Patrocinata dalla Città di Giulianova, l’ Infiorata avrà dunque inizio sabato 10, quando, nel pomeriggio, il Vescovo Leuzzi parteciperà all’accoglienza e alla benedizione dei 13 gruppi partecipanti. Decine di volontari lavoreranno tutta la notte per completare la realizzazione di un lungo tappeto di trucioli di legno colorati che, su corso Garibaldi, arriverà a comporre una successione di 13 quadri ispirati al Cantico delle Creature e all’enciclica di Papa Francesco “Laudato si'”. I locali e i ristoranti aperti, oltre alla curiosità degli spettatori ,manterranno il clima attraente e vivace. I gruppi sono coordinati dai maestri infioratori e direttori artistici Barbara Monaco e Gianni Tarli.
“Per la città di Giulianova – spiega la responsabile del Colibrì Ambra Di Pietro – si tratta di una prima volta. Per la prima volta, cioè, un’infiorata arriva a caratterizzare e a rendere suggestiva, memorabile, la ricorrenza del Corpus Domini. L’evento, va detto, aggiunge alla valenza religiosa quella turistica. L’ Infiorata, che gode dell’ Alto Patrocinio della Regione Abruzzo, sarà uno spettacolo per gli occhi non solo nel risultato finale, ma anche durante tutti i passaggi, soprattutto per l’atmosfera che riuscirà a generare. Per il Circolo si tratta di un appuntamento ad alta valenza inclusiva, un’occasione di nuova socialità, di condivisione. Non a caso, spontaneamente si sono messe in gioco persone non professioniste, provenienti da comuni diversi. Tutte insieme per un’opera d’arte a cielo aperto, che susciterà stupore e attirerà nella stessa meraviglia autori e spettatori”.
” Dietro l’ Infiorata – continua Egidio Casati – c’è un impegno organizzativo enorme ma ripagato ampiamente dalla sottile felicità che sempre premia chi non si tira indietro e, nonostante la fatica del quotidiano, scende in campo e fa la propria parte”.