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Cronaca

Famoso manager ucciso in strada, chi è il suo assassino

Ci sono degli indizi importanti che riguardano l’autore materiale dell’omicidio del noto CEO di una grossa multinazionale. Novità importanti in merito.

L’omicidio di Brian Thompson, facoltoso ed apprezzato CEO della compagnia assicurativa United Healthcare, ha scioccato l’opinione pubblica. Il suo assassinio è avvenuto a New York, in strada. E ha spiazzato per le modalità in cui è avvenuto, oltre che per il fatto che la vittima era un personaggio a suo modo molto conosciuto dalle sue parti.

Famoso manager ucciso in strada, chi è il suo assassino (abruzzo.cityrumors.it)

Le indagini sul delitto del manager vanno avanti, con il fatto di cronaca nera avvenuto mercoledì 4 dicembre a Midtown Manhattan. Gli inquirenti hanno già maturato alcune idee su chi possa essere l’assassino, dopo avere esaminato gli indizi raccolti sulla scena del crimine.

Proprio come avviene in telefilm e film di genere poliziesco e noir, il killer ha lasciato delle tracce. Chi ha ucciso Brian Thompson a sangue freddo, sparandogli alcuni colpi di pistola, ha agito prendendo alcune precauzioni. Ma questo non lo ha reso esente da alcuni errori commessi.

L’aggressione fatale è stata perpetrata da quello che sembra essere con relativa certezza un uomo. Questi ha agito armato e con il volto coperto, e ha atteso la vittima su un marciapiede adiacente all’hotel Hilton. Alla vista di Brian Thompson, l’omicida ha aperto il fuoco colpendolo al petto prima di darsi alla fuga.

Omicidio Brian Thompson, ora è caccia al killer

Secondo le ricostruzioni fornite dalla polizia, il killer è arrivato sul luogo del delitto circa cinque minuti prima dell’arrivo di Thompson. Alle 06:40 del mattino ora locale ha poi sparato contro il manager, che è crollato a terra dopo essere stato colpito. Le immagini delle videocamere di sorveglianza hanno immortalato il drammatico momento: un testimone è stato visto fuggire mentre la vittima, ferita, cercava di mantenere l’equilibrio prima di cadere.

Omicidio Brian Thompson, ora è caccia al killer (abruzzo.cityrumors.it) Foto facebook@NYPD

Non soddisfatto, l’assassino si è avvicinato Thompson per sparargli ulteriormente e per avere la certezza di finirlo. Dopo l’aggressione, il misterioso omicida è fuggito in sella ad una bici elettrica, con l’ultima apparizione registrata alle 6:48, quando è entrato a Central Park.

Il dipartimento di polizia di New York ha messo in palio una ricompensa di 10.000 dollari per chiunque fornisca informazioni utili per l’arresto del sospetto. Joseph Kenny, capo degli investigatori, ha sottolineato che il soggetto sembra avere una certa familiarità con le armi, poiché ha gestito imprevisti e malfunzionamenti della sua pistola con una certa abilità.

Però gli esperti ritengono che l’autore della sparatoria possa non essere un killer professionista, visto il numero di sbagli commessi. I sicari in genere non portano cellulari durante le loro operazioni, mentre il killer ne aveva uno con sé. Ed i suoi colpi sono stati sparati da una distanza considerevole.

La polizia sembra certa di potere catturare l’omicida

Le forze dell’ordine hanno rilasciato immagini di sorveglianza che mostrano il sospettato in abbigliamento scuro, con giacca a cappuccio che nascondeva gran parte del volto. Alcuni filmati sono stati acquisiti dal circuito chiuso di un caffè Starbucks nelle vicinanze, fornendo ulteriori indizi sul suo aspetto.

La polizia sembra certa di potere catturare l’omicida (abruzzo.cityrumors.it) Foto facebook@NYPD

Paulette Thompson, moglie della vittima, ha rilasciato dichiarazioni alla NBC News, rivelando che il marito le aveva fatto menzione di recente di alcune minacce ricevute. Questa affermazione ha sollevato domande sulle possibili motivazioni dietro l’omicidio. Ma Eric Werner, capo della polizia di Minneapolis, dove Thompson risiedeva, ha confermato che non erano state ricevute segnalazioni di minacce o comportamenti sospetti nei confronti del CEO da parte del suo dipartimento.

Dopo l’omicidio, gli investigatori hanno recuperato un cellulare ed una bottiglia d’acqua in un vicolo vicino al luogo del crimine. Un’analisi preliminare ha suggerito che questi oggetti possano essere collegati al sospettato, alimentando ulteriormente le indagini. Ed è stata rinvenuta anche la carta di una caramella. Ciò suggerisce che l’assassino potrebbe aver atteso l’arrivo di Thompson per un certo periodo prima di agire.

Ulteriori ricerche hanno fatto emergere poi altri dettagli sul volto. La polizia pensa che ad avere ucciso Brian Thompson possa essere un ex dipendente della sua compagnia, oppure un fanatico complottista. Il telefonino che è stato trovato non è di quelli usa e getta. E pure questo rafforza la convinzione che possa non trattarsi di un killer esperto quanto piuttosto di una persona che ha agito di sua spontanea iniziativa. Dalle nostre parti ha fatto discutere invece la sentenza a Filippo Turetta sull’omicidio di Giulia Cecchettin.