Nei prossimi giorni verrà condiviso con le autorità competenti e poi inviato alla Procura di Avellino chiedendo la revoca del provvedimento di divieto di transito dei mezzi pesanti superiori a 35 quintali, in vigore dallo scorso 18 dicembre. L’incontro tra gli uffici del Mit e i vertici di Autostrade per l’Italia sulla questione del viadotto Cerrano della A14, ha permesso di definire tutto il piano di gestione delle emergenze in relazione alla frana che interessa l’area del viadotto.
Autostrade all’inizio di questa settimana aveva dato il via ai lavori di messa in sicurezza, installando anche una serie di sensori ad una profondità di 68 metri per intercettare anche il più minimo movimento del terreno a ridosso dei piloni della struttura.
Il piano verrà ora condiviso con le autorità competenti, tra cui la Prefettura, la protezione civile, i vigili del fuoco, per eventuali osservazioni e poi Aspi potrà presentare all’autorità giudiziaria una nuova istanza di rimozione dei provvedimenti cautelari, ripristinando, in caso di accoglimento, il transito ai mezzi pesanti.
Torna dunque l’ottimismo nei territori martoriati da circa un mese dal continuo transito dei tir. Anche perché la statale Adriatica nel tratto compreso tra Pineto e Silvi, non può sopportare a lungo il passaggio continuo di circa 3mila camion di media al giorno, con punte anche di 5mila, soprattutto il venerdì.
Dopo la rottura delle tubature della condotta idrica, in territorio di Silvi, e i danni causati ad una rotonda, a Pineto, è ora il manto d’asfalto a soffrirne di più, con la sede stradale, in diversi punti che si è avvallata. Il Comune di Pineto ha già allertato la Provincia visto che il tratto più danneggiato inizia ad essere quello della Sp 28, la strada del casello autostradale insomma. I lavori verranno eseguiti nei prossimi giorni e con ogni probabilità la strada dovrà essere chiusa e i camion dovranno essere deviati su altre arterie.