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Traffico di cocaina e marijuana tra Abruzzo e Marche: in tre finiscono ai domiciliari

Un traffico di marijuana e cocaina tra Abruzzo e Marche è stato scoperto dalla Polizia che ha arrestato tre persone, poste ai domiciliari, mentre altre due, destinatarie di ordinanza di custodia in carcere, sono attualmente ricercate.

 

Gli agenti delle Squadre Mobili delle Questure di Pescara e Ascoli Piceno, al termine di una complessa attività investigativa delegata dalle Procure delle due città, ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di tre  persone di nazionalità non italiana, indiziate di detenzione e spaccio di droga. Il Gip di Ascoli Piceno ha contestato agli indagati 26 capi d’imputazione.

 

L’attività investigativa ha avuto origine da un’operazione antidroga condotta in Abruzzo dalla Squadra Mobile di Pescara tra giugno 2019 e marzo 2020 e sfociata nell’Ascolano. Dall’arresto di una donna alla fine del 2019 è stato possibile risalire a un gruppo di persone operanti al confine tra Abruzzo e Marche, da tempo radicati nella provincia di Ascoli Piceno, e ritenuti dediti all’approvvigionamento di ingenti quantitativi di cocaina e marijuana destinate sia al mercato locale sia al rifornimento di clan malavitosi stanziati nelle province di Teramo e Pescara.

 

È emerso che il gruppo utilizzava come depositi della droga due fabbricati situati in provincia di Ascoli Piceno. Nel corso dell’attività d’indagine sono stati sequestrati più di 12 kg di marijuana e 3,5 kg di cocaina. Al termine delle indagini delegate, la Procura ascolana trasmetteva al Giudice per le Indagini Preliminari contestuale richiesta di misura cautelare per gli indagati, richiesta accolta confermando la solidità degli elementi di prova raccolti dagli uffici investigativi, con emissione del  provvedimento restrittivo a carico di cinque persone, due delle quali destinatarie di un’ordinanza di custodia in carcere, ma attualmente ricercate, e tre ai

domiciliari.