E’ questo l’effetto pratico delle verifiche effettuate dai dirigenti comunali dopo il caso degli scontrini relativi “irregolari” cristallizzato da una verifica della polizia locale. La penale addebitata al gestore (che assicura i servizi cimiteriali e la vendita in due periodi dell’anno delle lampade votive fornite dal Comune) è di 500 euro che è la sommatoria tra il costo sostenuto dal Comune per la gestione del servizio dal 2 al 4 novembre (234 euro) e l’infrazione commessa e disciplinata dal capitolato d’appalto (266 euro).
La questione, come è noto, era nata lo scorso 1 novembre, quando dopo la segnalazione di un cittadino, che aveva chiesto l’intervento della polizia locale perché a fronte di un pagamento di 8 euro per le lampade votive, aveva ricevuto uno scontrino da 4. La vicenda aveva generato la sospensione del servizio per i tre giorni rimanenti, attraverso la nomina di due agenti contabili in servizio all’ufficio ragioneria.
Le verifiche effettuate sui conti non avrebbero rilevato irregolarità di sorta. Resta invece “l’incidente” di percorso che è stato sanzionato con 500 euro.