Il dispositivo elettronico collocato sulla Statale 16 a Tortoreto (incrocio via Trieste) che ha rilevato le sanzioni per 5 mesi: dal 2 aprile allo scorso 2 settembre (tranne un periodo a cavallo tra luglio e agosto quando l’impianto semaforico era fuori uso).
Per quanto concerne le multe, come anticipato una settimana fa, l’impianto di rilevazione ha “staccato” oltre 4mila verbali (4032 per l’esattezza). Il rosso semaforico, frutto di una convenzione con una ditta privata, è ancora in funzione. Ma non rileva più le infrazioni dal 3 di settembre. E questo nonostante non ci sia stata nessuna comunicazione al riguardo. Secondo una stima, nel periodo tra il 3 settembre e il 31 ottobre, quando poi è stato deciso definitivamente di non prorogare la convenzione (almeno per il 2019), sarebbero stati fotografati altri 1400 passaggi con il rosso. Che ovviamente non saranno oggetto di verbali.
I dati. La collocazione del rosso semaforico, sulla scorta di un preciso indirizzo legato alla sicurezza stradale, aveva una funzione in qualche modo sperimentale. Ebbene, a dispetto di altre situazioni laddove il numero di infrazioni, dopo il primo mese, si è attenuato, nel caso in questione i passaggi con il rosso sono rimasti costanti. Le infrazioni: aprile 1011; maggio 843; giugno 853; luglio 252 (anche per oltre due settimane il semaforo era fuori uso); agosto 994, settembre 79 (per appena due giorni).
Gli introiti. Ai 4032 verbali per il passaggio con il rosso, vanno aggiunte le sanzioni accessorie per la mancata comunicazione dei dati patente (790 casi, con 290 notifiche). Il valore accertato delle multe è di 833mila euro, 366mila dei quali già incassato (al 14 ottobre). Allo stato attuale è stato incassato il controvalore di 2141 multe. Quelle ancora non scadute sono 1570, mentre i verbali impagati sono 540. In attesa di giudizio, sono 9 ricorsi.