Si chiude con un extra-gettito la partita aperta dal Comune di Tortoreto con la multinazionale Eni, proprietaria della piattaforma di estrazione del gas, Eleonora, installata al largo delle coste cittadine.
Il recente pronunciamento della commissione provinciale tributaria, che ha accolto la tesi dell’Ente in merito alle attività di accertamento dei tributi (Imu e Tasi), ha prodotto l’effetto successivo. Ossia l’incasso di una sostanziosa somma da destinare alle esigenze della municipalità. Nello specifico, si tratta dell’accertamento dell’Imu (prima Ici) tra il 2012 e il 2015 (607 mila euro) e della Tasi per le annualità 2014 3 2015 (poco più di 35mila euro).
Tra l’amministrazione comunale e i dirigenti dell’Eni è stato raggiunto un accordo per chiudere la partita. Non sono state applicate le sanzioni per la Tasi per le due annualità di riferimento (circa 10mila euro), mentre da parte della multinazionale non sarà perseguito un ricorso alla commissione tributaria regionale. Tradotto in soldoni: il Comune ha già incassato il tesoretto e la somma, attraverso una specifica variazione di bilancio, sarà riversata nelle attività di manutenzione del territorio e per il decoro urbano.
Il percorso. Il risultato ottenuto dall’amministrazione civica, è stata illustrato dal vicesindaco Francesco Marconi, che ha ricostruito l’intera vicenda. Non mancando di sottolineare il lavoro svolto dalla macchina amministrativa (il segretario generale Tiziana Piccioni, il dirigente dell’ufficio finanziario Marina Marchegiani e il responsabile dei tributi, Maria Rosaria Scaranari). “ Sotto questo punto di vista”, ha rimarcato Francesco Marconi, “ la documentazione varata dagli uffici comunali è stato inappuntabile ed ha consentito di chiudere le attività di accertamento incassando la cospicua somma di denaro. dall’accertamento, dall’apertura dei contenziosi agli atti di preceto e fino alla definizione della pratica”.
L’entrata non sarà una tantum. La presenza della piattaforma Eleonora al largo del litorale di Tortoreto, e dunque assoggettabile ai fini Imu e Tasi, ha consentito di recuperare le somme del passato. Ma le attività di accertamento stanno interessando l’anno 2016, per una somma di quasi 200mila euro. E qui si innesta una sorta di strada maestra che il Comune di Tortoreto ha già avviato (unico caso in Italia), ossia di aprire un tavolo di confronto con l’Agenzia del Territorio e l’Agenzia delle Entrate per l’accatastamento della piattaforma come “stabile” assoggettabile ai fini tributari al pari degli edifici privati. La normativa sotto questo aspetto non è chiarissima, ma il percorso è stato avviato in attesa ovviamente (forte delle sentenze precedenti) di incassare anche le somme per gli anni precedenti.