Quello che a tutti gli effetti può essere definito un bonus sociale una tantum, che il Comune di Tortoreto prevede da alcuni anni per le famiglie bisognose, in base ad alcuni parametri, non spetta alla famiglia.
E come mai? Tutto ruota attorno alla residenza della famiglia, che era una di quelle che vivevano negli alloggi Ater di via Costa del Monte, a Tortoreto, inagibili oramai da sei anni e mai sistemate.
Ebbene, dopo vari tentativi, la famiglia si è dovuta trasferire a Mosciano, in un edificio di proprietà dell’Ater, e di riflesso venendo meno la residenza (mutata d’ufficio), il bonus economico non spetta più. In pratica, senza residenza il Comune non puà erogare il sostegno.
Di certo una sorta di doccia gelata nel contesto di una situazione che non è delle migliori.
Dal fatto di aver dovuto, gioco forza, di dover accettare il trasferimento a Mosciano, con innegabili difficoltà per la continuità scolastica dei figli, quando poi gli alloggi Ater di Tortoreto, dopo la chiusura, non sono stati oggetto di nessun intervento per la loro possibile fruizione.
E la richiesta al Comune di Tortoreto di avere in aiuto per trovare una nuova sistemazione, che mai si è concretizzata.
E in questa situazione c’è anche la vicenda del capo-famiglia, che lavora nel campo edile, e che non è stato pagato per alcuni mesi e che attende di recuperare i soldi. “La situazione è insostenibile”, racconta il capo-famiglia, “e ora anche la mancata erogazione del contributo economico rappresenta una ulteriore mazzata”.