Il Testo, sul quale le Regioni Abruzzo, Marche, Lazio e Umbria avevano raggiunto nei giorni scorsi l’intesa in Cabina di Coordinamento, è il frutto di un lavoro approfondito e corale, al quale hanno preso parte gli Uffici speciali per la ricostruzione, i Comuni, i Comitati, le Professioni tecniche e le Parti sociali.
Il nuovo corpo normativo, composto da 130 articoli e 15 allegati, non si limita a riordinare e semplificare ulteriormente le regole sula ricostruzione privata, con l’abrogazione di 550 disposizioni e 65 allegati contenuti in 62 vecchie ordinanze varate a partire dal 2016, ma introduce anche novità sostanziali, che puntano a una ricostruzione più semplice, attenta alle caratteristiche del territorio e alle esigenze dei cittadini.
Vengono indicati i principi che orientano la ricostruzione, cioè speditezza e semplificazione amministrativa, legalità, trasparenza, partecipazione, e le sue finalità, che sono la sicurezza degli edifici e del territorio, sostenibilità ambientale, efficienza energetica, qualità architettonica, tutela e valorizzazione del patrimonio, sviluppo sostenibile. Vengono poi introdotte alcune norme per favorire il completamento della ricostruzione, ampliando gli strumenti a disposizione dei cittadini e consentendo ai Comuni di subentrare, in taluni casi, ai proprietari privati inerti.
Il Testo Unico entrerà in vigore dal 1 gennaio 2023, contestualmente all’avvio della nuova piattaforma telematica Gedisi, che consentirà ai professionisti impegnati nella ricostruzione una gestione più semplice delle pratiche di ricostruzione privata, e ai cittadini di essere informati in modo più puntuale e trasparente sullo stato della propria richiesta di contributo. La piattaforma è già operativa e da questa settimana è aperta alla sperimentazione assistita da parte dei
professionisti. Il Testo Unico sarà presentato dal Commissario Legnini lunedì nelle Marche.