Un pitbull di proprietà di un uomo di Martinsicuro è scappato e ha seminato il panico alla stazione di Porto d’Ascoli
Stazione di Porto d’Ascoli, tra panico e sangue. Un pitbull, sfuggito alla custodia del suo padrone (un uomo di Martinsicuro), ha seminato il terrore, avventandosi ferocemente su una donna e il suo piccolo cane. Attimi di pura angoscia, con la stazione ferroviaria trasformata in un improvviso scenario di violenza.

Tutto è accaduto in un lampo. Il pitbull, un esemplare di stazza considerevole, è stato visto vagare pericolosamente lungo i binari, un presagio inquietante di ciò che sarebbe accaduto di lì a poco.
Prima che gli accalappiacani, allertati dalla prontezza di spirito dei presenti, potessero intervenire, l’animale ha raggiunto lo scalo ferroviario. Lì, con una furia inaudita, si è scagliato contro una donna e il suo fedele compagno a quattro zampe, un cagnolino di piccola taglia.
La scena che si è presentata agli occhi dei testimoni è stata brutale. Il pitbull si è avventato con una violenza impressionante sulla donna. L’ha ferita in più parti del corpo. Ma la sua furia si è concentrata soprattutto sul piccolo cane. Questo, purtroppo, ha riportato ferite gravissime, tali da far temere per la sua sopravvivenza. Le speranze che possa farcela sono ridotte al lumicino.
L’arrivo dei soccorsi e degli accalappiacani
Immediata è scattata la macchina dei soccorsi. Sul posto è giunta rapidamente un’ambulanza del 118, il cui personale ha prestato le prime cure alla donna, visibilmente scossa e dolorante. Le ferite riportate hanno reso necessario il trasporto d’urgenza all’ospedale di San Benedetto, dove i medici l’hanno presa in carico per ulteriori accertamenti e trattamenti.

Nel frattempo, gli addetti al servizio accalappiacani, giunti sul posto, sono riusciti a bloccare e mettere in sicurezza il pitbull. L’animale, che aveva seminato il panico e causato ferimenti, è stato finalmente sottratto alla circolazione e messo in condizioni di non nuocere ulteriormente.
Resta ora da capire come un cane di tale mole e potenzialità offensiva possa essere sfuggito al controllo del suo proprietario. L’episodio riaccende inevitabilmente il dibattito sulla gestione di determinate razze canine e sulla responsabilità dei padroni nel garantirne la custodia e impedirne la fuga, soprattutto in luoghi pubblici e affollati come una stazione ferroviaria.
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La speranza è che almeno il cane ferito possa lottare con tutte le sue forze per sopravvivere. E al tempo stesso che la donna possa riprendersi al più presto dalle ferite fisiche ed emotive. L’ombra di questa aggressione, però, rimane.





